Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso del Comune di Firenze contro il decreto di definanziamento deciso dal Governo relativo ai 55 milioni di euro per la riqualificazione dello stadio Franchi.
Si tratta dei fondi del Pnrr che inizialmente erano stati concessi e, in un secondo momento, negati.
Il Comune ha annunciato di voler
ricorrere al Consiglio di Stato convinto, si legge "ancor di più
delle proprie ragioni e dell'ingiusto e immotivato danno alla
Città e all'area metropolitana di Firenze".
Nelle motivazioni della sentenza si fa riferimento al fatto
che "la Commissione" europea "ha mosso criticità sulla
compatibilità del progetto" e si fa riferimento al concetto di
"competenza esclusiva" della stessa Commissione. "La Commissione
europea - si legge - ha, allo stato degli atti, escluso
l'ammissibilità a finanziamento sulle risorse Pnrr del progetto
presentato dal Comune di Firenze non avendo ravvisato che vi
fosse coerenza tra gli obiettivi perseguiti e le finalità di
coesione sociale che, invece, caratterizzano la misura in
parola. Pertanto, diversamente da quanto sostenuto" da Palazzo
Vecchio, "il decreto impugnato non è affetto da eccesso di
potere, sotto il profilo dell'illogicità manifesta, arbitrarietà
e contraddittorietà, poiché è stato frutto delle osservazioni
contrarie della Commissione, che non ha condiviso né ritenuto
sufficienti i chiarimenti forniti". Insussitente poi per il Tar
la censura che "il ministero dell'Interno non poteva, con
proprio decreto, azzerare il finanziamento Franchi". I giudi
amministrativi citano poi anche il Bosco dello sport di Venezia,
progetto che inizialmente ha avuto le stesse sorti di Firenze.
Palazzo Vecchio "ha evidenziato che vi sarebbe stato un eccesso
di potere per disparità di trattamento" ma "non emerge dagli
atti, allo stato, che la situazione del Comune di Venezia sia
del tutto sovrapponibile a quella" di Firenze, "tanto da far
apparire evidente che vi sia stata una disparità di trattamento
tra i due enti".
Tra i commenti alla decisione il leader di Iv Matteo Renzi ha
detto "È l'ora di finirla di giocare coi soldi dei cittadini:
per gli stadi servono i fondi dei privati. I soldi del
contribuente devono andare su case popolari, scuole e ospedali.
Non sul rabbercio dell'Artemio Franchi". "Dopo la boutade di
chiedere i fondi del Pnrr per uno stadio, una proposta
approssimativa e fuori luogo a priori, il Comune di Firenze
preferisce perseverare, irresponsabilmente, nello scontro con il
Governo", osserva il senatore di Fdi Paolo Marcheschi. Critiche
a Firenze da Lega, Fdi, Sinistra. Il deputato Pd Federico
Gianassi ha detto che "servono risposte dal Governo". "Siamo
amareggiati per la decisione del Tar" dichiara il sindaco di
Firenze Dario Nardella (che tra l'altro oggi ha visto il
direttore generale della Fiorentina Joe Barone e gli avrebbe
fatto vedere la sentenza) che aggiunge però: "Non posso che
ribadire che non abbiamo mai rifiutato di collaborare" col
Governo, "tanto che abbiamo da mesi avanzato anche formalmente
delle soluzioni sul modello adottato per Venezia".
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