Torna a scoprirsi il pavimento
del Duomo di Siena, operazione molto apprezzata dai visitatori.
Previste due fasi, dal 27 giugno al 31 luglio, e dal 18 agosto
al 16 ottobre. Risultato di un complesso programma iconografico,
il pavimento marmoreo è stato realizzato attraverso i secoli, a
partire dal Trecento fino all'Ottocento, tarsia dopo tarsia, i
cui cartoni preparatori sono stati disegnati da artisti, quasi
tutti senesi, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo
di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che dal pittore umbro
Pinturicchio, autore del celebre riquadro con il 'Monte della
Sapienza', raffigurazione della via verso la Virtù come
raggiungimento della serenità interiore.
"La visione complessiva delle 56 tarsie del pavimento -
spiega Giovanni Minnucci, rettore dell'Opera della Metropolitana
di Siena - può rappresentare un momento di personale e
silenziosa riflessione, dimentichi, almeno momentaneamente,
delle nostre corse affannose e delle nostre quotidiane
preoccupazioni, alla ricerca proficua del senso che ciascuno di
noi intende dare alla propria vita". In occasione della
scopertura i visitatori avranno inoltre l'opportunità di vedere
il coro e l'abside dove si conservano le tarsie lignee di Fra'
Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile a quella del
commesso marmoreo, con legni di diversi colori.
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