Empoli al gran finale con
le ultime tre gare di campionato da giocare, le prossime due in
trasferta domani a Roma con la Lazio e poi a Udine, quindi
l'ultima in casa con la Roma. Il tecnico Davide Nicola fotografa
così la situazione: "Siamo al rush finale, è una partita che
dura 270 minuti. Credo che come diceva Einstein ci sono due modi
per vedere la vita e la partita: il primo è pensare che nessuna
cosa è un miracolo, la seconda è che ogni cosa è un miracolo.
Noi apparteniamo alla seconda, io voglio questo e lo voglio ogni
giorno. Lo dobbiamo tradurre, affrontiamo una squadra
qualitativa e forte".
Sulla sfida imminente con la Lazio il tecnico dei toscani
dice: "I ragazzi si stanno sacrificando molto, ma io gli ho
chiesto di fare ancora di più. Dobbiamo sommare tutti i singoli
eventi, la squadra ne può beneficiare e trovare ulteriori
risorse. Dal punto di vista pratico contro la Lazio vogliamo
creare il nostro gioco, loro ci obbligheranno a battagliare su
ogni singolo pallone, secondo me dovremmo essere liberi dal
punto di vista mentale per produrre il nostro tipo di gioco. In
questo momento ci dobbiamo credere, lo abbiamo già dimostrato e
dobbiamo suddividere la partita. Ogni quarto d'ora accadrà
qualcosa e dobbiamo rimanere concentrati e attenti".
Mercoledì mattina c'è stata la festa finale della Scuola del
tifo, iniziativa che coinvolge oltre mille piccole e piccoli
tifosi dell'Empoli. Nicola è apparso molto colpito: "Sfido
chiunque a non rimanere colpiti da così tanti bambini che
riempiono una struttura intera. Al solo guardarli ti mettono
addosso un grande entusiasmo. Questa è una responsabilità,
perché ti guardano con grande disincanto. Il progetto in sé mi
ha colpito molto, è un grande valore per cui vale la pena
lottare, penso sia veramente da pelle d'oca. Personalmente mi
sento molto responsabilizzato".
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