Gallerie di antica tradizione come
Colnaghi, fondata nel Settecento, Agnews, londinese del 1817, o
Enrico Frascione la cui famiglia vanta la partecipazione alla
Biennale di Firenze dalla prima edizione nel 1959 - e ancora
Botticelli Antichità, inaugurata proprio nel 1959, Bacarelli e
Longari. Queste alcune delle 81 gallerie che parteciperanno alla
Biennale internazionale dell'antiquariato di Firenze, in
programma a Palazzo Corsini dal 28 settembre al 6 ottobre.
Un'edizione, la 33/a, che ancora una volta sarà la "più
importante mostra dell'arte italiana al mondo", afferma Fabrizio
Moretti, segretario generale della manifestazione che nel 2022
ha registrato oltre 25.000 visitatori.
La maggior parte delle gallerie presenti, si spiega
dall'organizzazione, ha "all'attivo in media dai 30 ai 50 anni
di esperienza, come Canesso, Tornabuoni, Lampronti, Piva,
Sperone & Westwater e Dickinson, il cui fondatore Simon
Dickinson in passato ha scoperto opere di Botticelli, Tiziano e
Rubens, tra i molti". "Elevati standard" a cui non fanno
eccezione "le gallerie di recente fondazione o dirette da
giovani galleristi, che porteranno a palazzo Corsini nuove
scoperte e rarità. Tornano a Firenze Caretto & Occhinegro e
Romano Fine Arts ed entra per la prima volta Flavio Gianassi con
sede a Londra, che esporrà tra le varie opere anche quattro
bronzetti di Gian Lorenzo Bernini. Prima partecipazione" poi per
Lullo Pampoulides (Londra) e Rob Smeets (Ginevra).
Tra le opere Botticelli Antichità proporrà una testa del
vescovo Andrea de' Mozzi (1296-1300 ca.), attribuita a un
collaboratore di Arnolfo di Cambio, Maurizio Nobile Fine Arts il
Ritratto di Filippo e Costanza De Marinis come Amore e Psiche
realizzato da Domenico Pellegrini nel 1790 mentre Carlo Orsi una
Madonna con il Bambino e Santa Maria Maddalena di Tiziano
Vecellio, databile tra il 1555 e il 1560. Colnaghi ha scelto
un'opera di Giovanna Garzoni, Natura morta con fiori in un vaso
di vetro, 1640-1650 circa. Da Orsini Arte e Libri una coppia di
miniature di Antonio David raffiguranti i ritratti di papa
Clemente XII e del nipote cardinale Neri Maria Corsini, ricavate
su un grande foglio di pergamena finemente e fittamente
intagliato. Alessandra di Castro propone un raro set di otto
candelieri di bronzo dorato del '700 dal disegno e dalle forme
geniali e una tela di Volterrano. Da Società di Belle Arti in
evidenza un'opera di Vittorio Corcos del 1900, ritratto di Anna
Belimbau. Datato 1900 anche il busto in cera e gesso Antioco di
Medardo Rosso esposto da Gomiero. Lo stand di Richard Saltoun
gallery, al suo debutto alla Biaf, è dedicato a Bice Lazzari
(1900-1981), Franca Maranò (1920-2015) e Antonietta Raphaël
(1895-1975). Per il Novecento annunciate opere di Le Corbusier
da Tornabuoni Arte, Alberto Savinio da Sperone Westwater con un
Notturno del 1950, un De Chirico del 1933 da Farsetti intitolato
Le figlie di Minosse.
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