Biodegradabile come buccia di mela.
Dunque, anche interamente riciclabile attraverso il
compostaggio, come qualsiasi scarto alimentare. E' la
prospettiva più circolare per il trattamento degli scarti in
pelle. Dopo un percorso di ricerca applicata messo a punto in
oltre un anno di lavoro nel cuore del distretto della concia,
Herambiente e Archa, spiega una nota delle due società,
"riescono a offrire al settore una soluzione operativa tracciata
per trasformare gli scarti di pellame in compost, alimentando un
percorso pienamente circolare del rifiuto".
Il laboratorio Archa di Pisa, grazie al protocollo
proprietario depositato presso l'European Union Intellectual
Property Office (Euipo) ha definito le analisi che permettono di
ottenere la certificazione (e il relativo marchio) di
Biodegradable and Compostable Leather per le pelli prodotte con
processi ecologici, mentre Herambiente, gruppo attivo nello
smaltimento dei rifiuti industriali con impianti e piattaforme
fra Pisa, Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull'Arno, ha
ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna l'autorizzazione per il
conferimento della pelle certificata Biodegradable and
Compostable Leather in un impianto di compostaggio industriale a
Rimini. L'intesa tra le due società, prosegue la nota, dà "la
garanzia di un fine vita completamente circolare attraverso il
processo a più basso impatto ambientale: gli scarti di pelle
saranno dunque raccolti presso gli stoccaggi Herambiente toscani
e poi conferiti all'impianto romagnolo".
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