Torna nella sala della Niobe degli
Uffizi, dopo quasi 20 anni di assenza, il grande cavallo
marmoreo di epoca romana databile tra la fine del I e gli inizi
del II secolo d.C. In deposito dal 2006, la scultura è stata
restaurata e collocata al centro della sala al secondo piano del
museo in cui è stata installata anche una nuova illuminazione.
Oggi l'inaugurazione.
Sono circa 90 le lampade "a minimo consumo energetico e
altissima resa cromatica", è stato spiegato, che compongono
l'impianto della nuova illuminazione nella sala. Un sistema
studiato per esaltare l'intensità dei colori delle tele Sei e
Settecentesche di Rubens, Suttermans e Grisoni, arricchendo allo
stesso tempo di nuova lucentezza gli elementi architettonici e
le decorazioni dorate del soffitto. Inoltre, dopo quasi
trent'anni dalla loro installazione, sono state tolte le tende
alle finestre: a sostituirle pellicole di protezione per i raggi
ultravioletti, che consentono di far entrare nella stanza anche
la luce naturale. Al centro appunto è tornata la statua del
cavallo romano, rinvenuta nel Cinquecento alla foce del Tevere e
arrivata a Firenze per volontà del granduca Pietro Leopoldo di
Lorena nel 1770. Nel 2006 la scultura fu rimossa per essere
sostituita con il sarcofago detto 'Del Generale', che adesso è
stato collocato al piano terreno.
"Con il nuovo allestimento della sala della Niobe - ha
spiegato il direttore del museo Simone Verde - è come se gli
Uffizi avessero acquisito oggi capolavori della pittura, in
passato sostanzialmente invisibili, a causa dell'inadeguata
illuminazione museale. Inoltre il ritorno del grande cavallo
ellenistico in questo spazio dopo quasi venti anni è un nuovo
passo in avanti nel progetto della ricomposizione storica delle
collezioni del museo. Così una delle più importanti sale di
epoca lorenese viene restituita alla sua piena leggibilità e
messa in tutto il suo recuperato splendore a disposizione del
pubblico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA