"Dire di sì alla prevenzione
oncologica può salvare la vita: questo è il messaggio che
vogliamo far passare alle toscane e ai toscani". Così
l'assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini,
rilancia la campagna di comunicazione messa in campo dalla
Regione Toscana per promuovere l'adesione dei cittadini agli
screening gratuiti per la prevenzione oncologia. L'iniziativa
'Dì di sì', lanciata il 9 marzo scorso, ha preso forma su
manifesti e cartelloni giganti, locandine su social e su bus,
treni e tram, ma anche spot video e radio.
"Dopo la fase pandemica c'era bisogno di un'azione decisa per
sensibilizzare le persone e rafforzare con consapevolezza la
scelta di aderire alle opportunità screening, semplici e
gratuite, offerte dal sistema sanitario pubblico - continua
Bezzini -. I numeri di chiamate ricevute fino a oggi ci dicono
che la campagna sta funzionando, che le affissioni, i contenuti
social, gli spot radio e la comunicazione sui mezzi di trasporto
hanno attivato la popolazione portando l'attenzione su questo
tema". Nei primi due mesi di campagna di comunicazione sono
state circa 750 le chiamate di tipo informativo fatte dai
toscani al numero verde regionale 800.556060.
L'iniziativa è stata promossa dalla Regione Toscana, con il
supporto di Ispro, l'Istituto per lo studio, la prevenzione e la
rete oncologica, e riguarda esami gratuiti per la prevenzione
del tumore alla mammella, il tumore del collo dell'utero e il
tumore del colon-retto. "La campagna di comunicazione è solo una
delle azioni previste dal nuovo piano regionale che riguarda i
tre programmi di screening istituzionali - continua Bezzini -.
La Toscana si posiziona da sempre ai vertici nazionali con uno
dei tassi di adesione tra i più alti in Italia. Vogliamo però
rendere ancora più semplice e venire incontro alla necessità
delle persone, così da veder crescere ancora l'adesione agli
screening". Allo studio della Regione Toscana, aggiunge ancora
l'assessore, ci sono "modalità innovative di adesione grazie
alla collaborazione fra diversi soggetti. L'esempio è la
sperimentazione attivata nei territori della Asl Toscana Nord
Ovest dove, grazie alla collaborazione con Cispel Toscana e
Federfarma Toscana, i cittadini potranno ritirare gratuitamente
il kit per lo screening per il cancro del colon retto
direttamente nelle farmacie venendo incontro alle persone in
termini di orari e prossimità". Lo screening per il tumore del
colon-retto si rivolge alle donne e agli uomini tra i 50 e i 69
anni e si fa ogni due anni. Si tratta di un esame semplice e non
doloroso: basta un piccolo campione di feci in provetta e serve
per rilevare eventuale sangue occulto che può essere spia di un
problema più grande.
"Fare prevenzione - conclude Bezzini - significa esprimere un
senso di responsabilità verso se stessi, per la collettiva e
anche per la sostenibilità del sistema. Se una malattia viene
presa per tempo, infatti, maggiori sono le possibilità di
sconfiggerla in questo gli screening oncologici rappresentano
uno strumento essenziale".
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