"Non ho mai avuto paura perché mi
sono sentita seguita e coccolata. Invito le donne che sono a
basso rischio a tornare a prendere in considerazione questo tipo
di parto con tecniche tutte naturali. Nella mia esperienza ho
sempre avuto un'ostetrica vicino e in sala parto erano tutte con
me a incoraggiarmi. Le ho sentite più come amiche che come
sanitarie. Mi hanno dato tanti consigli anche sul dopo,
preziosissimi ora che sto allattando". Laura, 36 anni, è tra le
prime 10 mamme il cui parto è avvenuto a gestione autonoma
ostetrica, ovvero nel corso dei nove mesi e poi nel parto è
stata accompagnata e sostenuta da personale ostetrico. Un
progetto al suo debutto per Asl Toscana centro dall'1 giugno e
che coinvolge, sotto il profilo ospedaliero, tutti e sei i punti
nascita dell'Azienda: Laura ha partorito al S.Giovanni di Dio,
tre coppie al S.Stefano a Prato e tre al S.Jacopo a Pistoia,
altre tre all'Annunziata, all'ospedale del Mugello e al
S.Giuseppe di Empoli.
"Siamo orgogliose di proporre un modello di continuità già
diffuso e ampiamente sperimentato da molti anni in vari paesi
europei, ma che in Italia non era ancora presente a livello di
continuità territoriale/ospedaliera. Con l'avvio di questo
percorso la Usl Toscana centro offre un'assistenza che tiene
insieme sicurezza e innovazione", spiega Arianna Maggiali,
direttore della Soc ostetricia professionale del dipartimento di
assistenza infermieristica e ostetrica dell'Azienda sanitaria
che, seguendo le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della
sanità e del ministero della Salute, ha deciso di organizzare il
percorso con la gravidanza seguita dall'ostetrica in
consultorio, il travaglio e il parto con l'ostetrica
dell'ospedale. "Abbiamo messo insieme quanto già esisteva sul
territorio e l'ospedale grazie a un lavoro multidisciplinare,
con una gestazione di oltre un anno, e alla continuità
territoriale che ha consentito di superare le difficoltà anche
di carattere amministrativo", spiega Maggiali: l'esperienza di
assistenza alla gravidanza da parte delle ostetriche dei
consultori è già attiva da alcuni anni in tutto il territorio
della Ausl Toscana centro. Per quanto riguarda l'assistenza al
parto esistono esempi come il centro Margherita a Careggi.
Punto di partenza il fatto che la futura mamma abbia una
gravidanza a basso rischio, "fattore non necessariamente legato
all'età, ma all'assenza di patologie pregresse o che emergano
nel corso della gestazione". "Nel caso in cui si presentassero
delle problematiche viene richiesta la consulenza del medico,
che può confermare il regolare andamento e quindi la permanenza
nel percorso, oppure orientarsi per una gestione condivisa
medico/ostetrica. In questo modo la sicurezza della donna e del
bambino sono sempre garantite" precisa Maggiali. I vantaggi
"derivano dal rispetto del carattere fisiologico dell'evento
nascita: meno meccanicismi dettati dai tempi dell'organizzazione
ospedaliera e meno approccio tecnologico, più tranquillità, meno
ansia e solitudine, rispetto dei tempi del travaglio. Penso sia
un passo in avanti per riappropriarsi di un evento naturale in
cui la donna e la coppia tornano a essere protagonisti di un
passaggio che è prima di tutto familiare e non solo clinico".
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