Sono tredici i robot chirurgici
utilizzati nella rete ospedaliera toscana: l'ultimo arrivato
entrerà in funzione il 2 settembre nell'ospedale della Versilia
a Lido di Camaiore (Lucca) e ne potranno usufruire tutti i
cittadini che abitano nei comuni dell'Asl Toscana Nord Ovest.
Il robot è il Da Vinci XI, ultima evoluzione, si spiega dalla
Regione, di uno dei primi e più efficaci sistemi per la
chirurgia mininvasiva robot-assistita: un sistema meno invasivo
della chirurgia laparoscopica, compatto con quattro braccia
interscambiabili, montate su un'unica colonnna. Inizialmente
sarà utilizzato in urologia, in psrticolare per gli interventi
per il tumore alla prostata, poi sarà esteso a chirurgia
generale e ginecolologia. I vantaggi, spiega sempre la Regione,
sono sia per i pazienti che per le strutture sanitarie: maggior
precisione, tagli più piccoli con benefici estetici e minor
dolore, una ripresa più rapida, riduzione dei tempi di ricovero.
Con il robot Da Vinci per i chirurghi sarà un po' come 'vivere'
l'intervento dall'interno del corpo del paziente e potranno
accedere con maggiore facilità ad anatomie difficoltose: seduti
davanti ad una console, controllando su un monitor 3d quello che
le mani comandano al robot muovendosi sui joystick, con una
reale visione a tre dimensioni e la possibilità di ingrandire
dettagli e particolari fino a dieci volte. Il sistema consente
di eliminare il tremore fisiologico delle mani o altri movimenti
involontari, con minori rischi di errore. Attraverso un
simulatore virtuale sarà possibile inoltre impratichirsi
nell'uso.
Gli altri robot chirurgici della rete ospedaliera toscana
sono attivi a Careggi a Firenze, al Santo Stefano di Prato, a
Cisanello a Pisa, nell'Aou senese, nell'ospedale San Donato ad
Arezzo e al Misericordia a Grosseto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA