Un test olfattivo
effettuato dal proprio medico di famiglia o all'ospedale Apuane,
associato a innovative analisi biochimiche svolte sul materiale
biologico di un tampone nasale, possono aprire la strada alla
diagnosi precoce della malattia di Parkinson. È questo
l'obiettivo dello studio 'Arianna', l'iniziativa di diagnosi
precoce avviata dall'unità operativa di neurologia dell'ospedale
Apuane dal dottor Carlo Maremmani.
Mediante un test olfattivo specifico, non invasivo,
effettuato in Asl o dal proprio medico, combinato ad un tampone
nasale da fare successivamente all'ospedale Apuane di Massa, si
spiega, è possibile svelare alterazioni collegate alla
neurodegenerazione molto tempo prima della comparsa dei disturbi
del movimento. La malattia, sottolinea Maremmani, "viene
attualmente diagnosticata quando il paziente presenta sintomi
motori: tremore, rallentamento motorio, ipertono muscolare,
variamente combinati tra loro. Oggi sappiamo che il processo
neurodegenerativo ha inizio nel sistema olfattivo e
gastroenterico, e procede lentamente nel corso di circa 20 anni
sino a raggiungere e lesionare le zone della motricità
automatica nel sistema nervoso. Il traguardo da raggiungere -
conclude il medico - è dunque quello di diagnosticare la
malattia di Parkinson prima che compaiano i disturbi del
movimento, cioè nella fase definita premotoria".
Lo studio, promosso dall'Asl Toscana nord ovest, verrà
presentato in un incontro aperto al pubblico, in programma
sabato 26 ottobre all'ospedale Apuane. A seguire partirà la
campagna di reclutamento dei cittadini che potranno beneficiare
delle nuove prospettive legate alla diagnosi precoce del
disturbo.
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