Sviluppare nuovi farmaci prendendo
in prestito gli strumenti con cui la fisica teorica studia le
particelle elementari nel mondo subatomico: è questa la sfida
della neonata Sibylla Biotech, società spin-off dell'Istituto
nazionale di fisica nucleare (Infn) e delle Università di Trento
e Perugia, su cui il fondo Vertis Venture 3 Tech Transfer ha
deciso di puntare 2,4 milioni di euro.
L'investimento è stato annunciato a Trento in una conferenza
stampa organizzata da Hit-Hub Innovazione Trentino. Gli
scienziati soci fondatori di Sibylla Biotech hanno sviluppato
una piattaforma innovativa per la scoperta di nuovi target
farmacologici sfruttando competenze che vanno dalla fisica
sub-nucleare all'informatica, dalla biologia cellulare alla
chimica farmaceutica. Sibylla, che continuerà lo sviluppo della
tecnologia, ne ha acquisito la licenza da Infn, Università di
Trento e Fondazione Telethon che hanno finanziato la ricerca.
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