Un protocollo d'intesa per
individuare attraverso strumenti informatici le operazioni
finanziarie ed economiche sospette in Trentino ed evitare
eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata. È questo,
in sintesi, l'obiettivo del protocollo d'intesa firmato nella
sede del Commissariato del governo di Trento dal procuratore
della Repubblica, Sandro Raimondi, dal prefetto, Giuseppe
Petronzi, e dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.
L'intesa, presentata in conferenza stampa, si è avvalsa della
collaborazione di Trentino digitale, che ha elaborato un
apposito software per individuare e segnalare le operazioni
sospette.
"È un progetto ambizioso, che si avvale della squadra giusta
per poter operare. È stato ideato un software da Trentino
digitale per monitorare le operazioni finanziarie e bancarie con
elementi di criticità. Quando si supereranno certi valori su un
certo tipo di operazioni si aprirà un fascicolo per
approfondimenti sia amministrativi, sia, nel caso, di natura
penalistica", ha spiegato Raimondi.
Per Fugatti si è trattato di un'iniziativa "in continuità con
quanto iniziato nel 2021 per contrastare i fenomeni criminosi e
le infiltrazioni i della criminalità organizzata nel tessuto
economico del Trentino".
"Questo protocollo è la dimostrazione di come le istituzioni
riescano a fare sintesi sui fenomeni pervasivi. Non un atto fine
a se stesso, ma valutato nell'architettura i informatica, per
riuscire a prevenire e individuare fenomeni patologici,
preservando il nostro territorio, che è sano", ha concluso
Petronzi.
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