L'Alto Adige è vero protagonista nei dieci nuovi progetti cinematografici che grazie all'approvazione della Giunta provinciale riceveranno un sostegno dal Fondo altoatesino alle produzioni.
Finanziati talenti locali e case di produzione altoatesine, documentari con chiari riferimenti all'Alto Adige o comunque connessi alla nostra terra.
Tutti i progetti saranno seguiti dalla Business
Location Südtirol - Alto Adige.
Due dei dieci progetti selezionati provengono dall'Alto Adige
e altrettanti dall'Italia, cinque dalla Germania e uno
dall'Austria. L'effetto territoriale atteso è di quasi 2,3
milioni di euro e sono previste 101 giornate di riprese. "Siamo
particolarmente lieti di poter sostenere i progetti dei tre
documentaristi altoatesini Andreas Pichler, Martin Prinoth e
Hannes Lang" dichiara Christiana Wertz, responsabile del reparto
Film Fund & Commission della Bls. Sono diverse le case di
produzione altoatesine coinvolte nei progetti approvati.
"Portus Mundi" è il titolo del documentario di Andreas Pichler,
sceneggiatore e regista. Racconta la storia della "Casa della
solidarietà" di Bressanone e dei suoi abitanti. Le riprese
verranno fatte direttamente in loco. Il progetto è prodotto
dalla Elemag Pictures di Lipsia. Il documentarista Martin
Prinoth ha presentato invece il progetto "Die fünfte
Himmelsrichtung", in cui racconta la storia di due fratelli del
Salvador adottati e cresciuti in Val Gardena e la tragica morte
di uno dei due in un incidente aereo. Casa di produzione è la
bolzanina Miramonte Film. Il brissinese Hannes Lang riceve
invece un finanziamento per la pre-produzione del suo progetto
"RIAFN!" un documentario musicale sulla lingua, i canti e i
richiami di contadini, pastori e malgari delle Alpi e quindi
anche dell'Alto Adige.
"In my room" è la surreale storia del poco talentuoso
cameraman Armin, che scopre una mattina di essere rimasto
l'ultimo uomo sulla terra. Il film è prodotto dalla bolzanina
Echo Film in coproduzione con la Pandora Film di Colonia,
entrambe cofondate dal defunto produttore di Brunico Karl
Baumgartner. La Echo Film è anche la casa di produzione del
documentario "Showtime", un film musicale sulla diciasettenne
Vroni, favorita di un famoso programma di casting televisivo, la
cui vita cambierà radicalmente dopo una drammatica esperienza.
Secondo Christiana Wertz sono molto promettenti gli adattamenti
cinematografici di due romanzi di successo. La berlinese
mementoFilm ha scelto di girare in Alto Adige i primi due
episodi per la tv della serie poliziesca di successo "Bruno,
Chef de Police" di Martin Walker. La sceneggiatura è di Fred
Breinersdorfer che ha firmato anche la sceneggiatura di "Elser -
Er hätte die Welt verändert" film recentemente sostenuto dal
Fondo altoatesino. La Roxy Film di Monaco porterà invece al
cinema il rinomato libro per bambini di Oliver Hassencamp "Burg
Schreckenstein". Si tratta di un progetto pilota. Castel Coira è
la location scelta.
Il territorio altoatesino è protagonista anche nel
documentario "Sui binari dell'aquila bicipite III" della Gernot
Stadler Filmproduktion di Klagenfurt. È un viaggio lungo le
linee ferroviarie storiche dell'ex impero austro-ungarico e
porta lo spettatore nei luoghi più importanti e negli angoli più
remoti dell'ex impero asburgico, che sono stati e sono collegati
dalla ferrovia. Legato all'Alto Adige è anche "Tensione
superficiale" prodotto dalla Ombre Rosse Film Production di
Cagliari che racconta la storia della giovane Michela,
prostituta che farà emergere gran parte della meschinità e
dell'ipocrisia che si cela dietro la quotidianità della vita del
paese della Val Venosta in cui vive. La casa di produzione
bolognese Tempesta, che ha da poco terminato le riprese in Alto
Adige di "Fräulein" con Christian De Sica, ha proposto invece
"Elvezia". Il film, tratto da una vicenda vera, racconta la
storia di una quindicenne che vive con il padre in un paesino di
montagna. L'arrivo di un forestiero metterà nel caos l'intero
paese.
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