Mentre in Umbria cresce la domanda di professionisti Ict (Information and communication technology) e digitali a mancare sono le figure adatte.
Su dieci richieste, almeno la metà non vengono coperte.
La domanda c'è quindi, le
imprese che assumono anche. Il punto debole, invece, è
rappresentato dalla carenza di giovani con nuove hard e soft
skills, dal forte deficit di figure professionali adeguate ai
ruoli che le aziende richiedono.
E' il quadro emerso durante la presentazione del progetto "Ict
skills: bridge to new jobs", nato dall'Ati tra le agenzie
formative umbre Iter-Innovazione terziario Confcommercio, Ecipa
Cna e Zefiro, quale risposta alle istanze provenienti dalle
principali aziende umbre del settore per nuovi inserimenti
occupazionali di tecnici informatici specializzati in
applicazioni innovative.
Per rispondere a questa carenza arrivano così tre percorsi
formativi (12 allievi per corso, 450 ore di lezione, sei mesi di
tirocinio retribuito) per l'accesso immediato dei giovani al
mondo del lavoro in un ambito altamente qualificato. E 70
imprese sono già pronte ad assumere i 36 corsisti, come è stato
sottolineato durante l'incontro nella sala Pagliacci della
Provincia di Perugia cui hanno partecipato, tra gli altri, Paola
Nicastro, direttore Arpal Umbria, Fabio Matera, direttore Ecipa
Cna, Roberto Palazzetti, in rappresentanza di Iter e Assintel
Confcommercio Umbria, Marcello Simonelli per Zefiro.
Il piano - è stato spiegato - vuole accompagnare alla
qualificazione tre figure professionali in tre diversi percorsi
formativi: "Project & developing software", "Network,
virtualization and cloud specialist" e "Digital media
specialist".
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