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Sappe, detenuto dà fuoco al materasso nel carcere di Spoleto

Sappe, detenuto dà fuoco al materasso nel carcere di Spoleto

Il sindacato: 'Non lasciate sola la polizia penitenziaria'

PERUGIA, 23 giugno 2024, 11:55

Redazione ANSA

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Diversi episodi critici sono avvenuti nell'ultima settimana nel carcere di Spoleto, dove - spiega Fabrizio Bonino, segretario dell'Umbria del Sindacato autonomo polizia penitenziaria - gli agenti si sono trovati "a dover fronteggiare importanti eventi critici dovuti ad incendi appiccati da detenuti agli arredi delle celle e si è persino sfiorata la tragedia quando un detenuto extracomunitario, nel tentativo di ottenere una dose maggiore di psicofarmaci rispetto a quella a lui prescritta, ha dato fuoco al materasso della propria cella distruggendo così tutti gli arredi della stessa ed inondando di fumi tossici l'intera sezione ed il piano soprastante".
    Il sindacalista rivolge - in una nota - "il plauso del Sappe a tutto il personale intervenuto che, con professionalità, spirito di abnegazione e nonostante l'esiguità del contingente a disposizione e la scarsità di mezzi, è riuscito a domare l'incendio, mettere in salvo il detenuto ed evacuare temporaneamente le sezioni invase dai fumi tossici ma nelle operazioni a riportare la peggio sono stati una ispettrice della polizia penitenziaria, che è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso ed un assistente capo proprio per l'inalazione dei fumi della combustione".
    Bonino, ribadendo "la gravità della situazione penitenziaria umbra", definisce "sconcertante l'indifferenza dell'Amministrazione centrale e periferica, totalmente insensibili alle innumerevoli segnalazioni del sindacato, che, a più riprese, ha evidenziato la gravissima condizione di sovraffollamento che interessano le sezioni di media sicurezza e l'annosa questione della carenza di organico arrivata oramai a sfiorare il 40%. Carenza che avrebbe dovuto essere mitigata con l'arrivo di 38 unità previsto con la mobilità 2024 ma ad oggi dei 38 soltanto due unità sono arrivate a supporto del reparto di Spoleto che continua giornalmente ad essere vessato con la negazione di migliaia di giornate di ferie arretrate degli anni precedenti, con orari e turni massacranti e migliaia di ore di straordinario effettuato anche oltre il limite consentito dalle normative e spesso neanche retribuito".
    Pieno sostegno alla protesta della polizia penitenziaria di Spoleto anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe: "Come segreteria generale del Sappe - annuncia - ci attiveremo presso il dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria affinché le giuste proteste delle colleghe e dei colleghi di Spoleto e di tutta la regione trovino attenzione e conseguenti provvedimenti".
   

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