"Quante tabelle che vietano il
transito sui sentieri, secondo l'emendamento Puletti, sono state
installate e qual è l'ammontare del costo sostenuto, di fronte
ad una previsione di spesa di 10 mila euro per il triennio 2024
- 2026": a chiederlo è la capogruppo del Partito democratico in
Consiglio regionale, Simona Meloni, che ha presentato una
interrogazione con la quale si intende "conoscere lo stato di
attuazione dell'emendamento approvato al bilancio 2024 - 2026 e
che tanto ha fatto discutere".
"L'emendamento - spiega Meloni in una nota diffusa da Palazzo
Cesaroni - andava a modificare il Testo unico regionale per le
foreste, prevedendo il divieto di transito di mezzi a motore sui
sentieri solo in presenza di specifiche tabelle alle quali
dovrebbe provvedere l'ente competente per territorio, sulla base
delle indicazioni delle amministrazioni comunali. Nello
specifico sarà dunque Afor, l'Agenzia forestale regionale, a
provvedere. Il provvedimento si intreccia e stride con la
vocazione dell'Umbria in relazione al turismo lento".
"Nel corso dell'ultima edizione della Borsa internazionale
del turismo di Milano - continua Meloni - l'Umbria ha presentato
un progetto sui 'Cammini aperti' di cui è Regione capofila
insieme a Emilia Romagna, Marche e Abruzzo. Scopo
dell'iniziativa era sostenere e incentivare il turismo
sostenibile, in forte ascesa. Tale progetto appare però in
contrasto con l'emendamento approvato in Consiglio regionale che
consente di trasformare i sentieri dell'Umbria in strade
percorribili. Dal nostro punto di vista, come minoranza, avevamo
chiesto di riaprire un tavolo con le amministrazioni comunali e
le associazioni per rivedere la normativa - afferma ancora la
capogruppo -. La mozione presentata a febbraio 2024 non è ancora
stata discussa e a farne le spese rischia di essere l'Umbria, il
suo ambiente e la sua immagine".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA