Una segnalazione ai
carabinieri dalla dirigente di una scuola della provincia di
Perugia alla quale un'alunna ha chiesto aiuto in quanto stanca
di subire presunti maltrattamenti da parte del padre e del
fratello maggiore ha permesso ai militari della compagnia di
Spoleto di avviare un'indagine che portato alla denuncia a piede
libero dei due uomini, di 45 e 21 anni, e, successivamente in
concorso, della madre quarantacinquenne, tutti di origine
straniera e residenti in un centro della zona. Sono ritenuti
responsabili di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia.
Secondo la ricostruzione dell'Arma, in particolare, la
giovane ha confidato di avere subito da diversi anni violenze
verbali, psicologiche e fisiche da parte dei familiari che le
avrebbero impedito di frequentare liberamente un ragazzo del
quale si era infatuata. Ha quindi raccontato ai carabinieri che
in un episodio in particolare è stata minacciata di morte dal
fratello - si legge in una nota degli investigatori - e, in un
altro, di essere stata aggredita fisicamente dal padre con pugni
al capo ed alla spalla tanto da dover ricorrere alle cure
mediche presso il pronto soccorso, con una prognosi di giorni
10.
Acquisita la denuncia, i carabinieri hanno subito attivato
il cosiddetto "codice rosso".
Nei confronti degli indagati è stata applicata la misura del
divieto di avvicinamento alla parte offesa con l'applicazione
del braccialetto elettronico.
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