Todi per i comuni umbri sopra i
10mila abitanti, Gualdo Cattaneo per quelli tra 5mila e 10mila e
Monteleone di Spoleto per sotto i 5mila, vincono in Umbria gli
Oscar dell'imprenditorialità giovanile, essendo nella rispettiva
categoria i comuni che presentano il maggior numero di imprese
giovanili attive ogni mille abitanti. La Camera di commercio
rileva comunque che le imprese giovanili, in Umbria come in
Italia, vedono da anni un calo continuo.
Per Todi e Gualdo Cattaneo, peraltro, si tratta di un bis,
in quanto sono anche i comuni umbri che, nelle rispettive fasce
di popolazione, sono anche i comuni che presentano la più
elevata densità imprenditoriale complessiva, non solo giovanile.
Il quadro emerge dai dati della Camera di commercio
dell'Umbria sulle imprese attive (ossia quelle concretamente
operative tra le aziende totali registrate obbligatoriamente nel
registro), incrociati con quelli Istat sulla popolazione
residente nei municipi umbri. I dati sulle imprese giovanili
sono relativi al primo trimestre 2024, mentre quelli Istat sul
numero di residenti sono al primo gennaio 2024.
A livello di province, a differenza di quanto avviene per il
tasso di imprenditorialità complessivo, è Terni a presentare un
valore medio più elevato (6,4 imprese giovanili attive ogni
mille abitanti), rispetto a quella di Perugia (5,9 imprese
giovanili attive ogni mille abitanti), mentre il dato medio
regionale è di 6 imprese ogni mille residenti. Anche per quanto
concerne i due capoluoghi di provincia, Terni (6,8 imprese
giovanili attive ogni mille abitanti) è davanti a Perugia (5,1),
che è terzultima nella graduatoria del tasso di
imprenditorialità giovanile tra i comuni umbri con più di 10mila
abitanti.
La Camera di commercio rileva che le imprese giovanili, in
Umbria come in Italia, vedono da anni un calo continuo. Nella
regione, solo nell'ultimo quinquennio (tra il primo trimestre
2019 e lo stesso trimestre 2024), quelle attive sono scese da
6mila 828 a 5mila 154 (-1.674 aziende), con una contrazione del
24%. "Il sistema imprenditoriale italiano e umbro segue la
dinamica demografica - afferma il presidente della Camera di
commercio dell'Umbria, Giorgio Mencaroni - e le imprese di
giovani diminuiscono mentre aumentano quelle guidate da
imprenditori più anziani. Credo che, tra le varie azioni che
vanno sviluppate per aumentare il tasso di imprenditorialità dei
giovani, dobbiamo anche rendere più semplice ed appetibile la
creazione di una impresa soprattutto riducendo la burocrazia che
spesso impone obblighi non del tutto giustificati. Bisogna
semplificare tutte quelle procedure che ancora oggi frenano il
fare impresa in Italia e che sono vissute come un fardello
troppo pesante soprattutto dai più giovani che vogliono mettersi
in proprio: ben 7 imprese under 35 su 10 vedono nella burocrazia
l'ostacolo maggiore all'utilizzo delle risorse del Pnrr".
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