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Un maxi cartellone all'Ast per porre il tema del caro energia

Un maxi cartellone all'Ast per porre il tema del caro energia

Affisso nello stabilimento di Terni e ricopre uno degli edifici

TERNI, 06 settembre 2024, 15:40

Redazione ANSA

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Un grande cartellone per illustrare i "fattori discriminanti che portano l'Ast a pagare una bolletta energetica tre volte più salata rispetto ai competitor europei" è stato affisso dall'azienda all'interno dello stabilimento di Terni. Ricopre uno degli edifici affacciati sul principale piazzale interno del sito di Viale Brin. "Abbiamo il diritto morale di avere le nostre centrali o di essere pagati da chi le ha espropriate" il titolo che accompagna l'affissione.
    L'Aast sottolinea infatti in una nota che il tema dell'energia "è una delle questioni più dibattute tra le aziende italiane e lo è in particolare il sito produttivo altamente energivoro che vede compromessa la propria competitività sul mercato a causa del costo energetico". Il cartellone è stato quindi posto "per condividere con tutti i lavoratori un fattore discriminante e distorsivo della concorrenza, ragione per cui l'Azienda si batte sui tavoli istituzionali, nazionali ed europei, con il supporto di Regione Umbria, per ottenere un equo costo dell'energia. La maxi affissione da un lato ripercorre la storia dell'esproprio del ramo d'azienda elettrico della Terni e "del mancato indennizzo per cui negli anni numerose istituzioni, a livello nazionale e locale, hanno assunto l'impegno di addivenire ad una soluzione compensativa per Terni e per Acciai speciali Terni, senza però giungere, sino ad oggi, ad una soluzione condivisa e definitiva; dall'altro mette in evidenza i 'numeri' della sperequazione in termini di costi che Ast deve subire rispetto agli altri suoi concorrenti europei, evidenziando come in qualche caso il costo della bolletta energetica sia quasi triplicato".
    "Eppure una soluzione ci sarebbe - sostiene ancora l'azienda -, se si consentisse finalmente ad Acciai speciali Terni, semplicemente ripristinando le condizioni originali di autoproduzione con il collegamento diretto esistente con la centrale Enel di Galleto, l'approvvigionamento di energia elettrica per i suoi fabbisogni a costi comparabili a quelli di analoghe forniture nei Paesi europei e in linea con le società auto-produttrici di energia elettrica". Ast spiega che "vedrebbe in questo modo ristabilite le condizioni che hanno permesso la nascita di un sito produttivo capace di superare i più gravi periodi di crisi". Il tema verrà condiviso a breve anche con il territorio. C’è infatti una data per la mostra “La grande opera” che accenderà i riflettori su quella che è ritenuta una delle più importanti realizzazioni idrauliche della storia e testimonianza del grande contributo dato dalle acciaierie ternane allo sviluppo energetico del Paese: il sistema di condotte, turbine per l’adduzione delle acque dal Velino e la conseguente trasformazione della potenza della Cascata delle Marmore, in energia. L’esposizione si svolgerà nei centralissimi spazi del PalaSI, in piazza della Repubblica a Terni a partire da venerdi 4 ottobre. Si articolerà in un percorso immersivo dedicato alle acque e al polo siderurgico di Terni, con pannelli esplicativi sull’intero sistema idroelettrico realizzato nel corso degli anni dalle Acciaierie, focus sulla storia dell’industrializzazione a Terni, dalle origini al gruppo Arvedi con spazi dedicati ai siti presenti nell’area di Marmore – Campacci ed una sezione didattica pensata per le scuole con la storia della produzione dell’acciaio a Terni e le necessarie infrastrutture per produrlo. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 23 ottobre. La mostra sintetizzerà gli elementi portanti del territorio: le acque con la magnificenza della cascata delle Marmore; l’operosità, rappresentata dall’acciaio e dall’energia e la bellezza naturalistica delle gole della Valnerina.

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