Il 90% delle banche di credito
cooperativo intervistate condivide l'importanza delle iniziative
volte a favorire la crescita professionale e il benessere dei
propri dipendenti. Le Bcc, infatti, in linea con le tendenze in
atto nel mercato del lavoro, individuano il "mantenere e
attrarre persone di valore" come la principale sfida da
affrontare e riconoscono nelle politiche di welfare
un'importante leva di fidelizzazione del personale: è quanto
emerge dalla ricerca "Nuovi valori, esigenze, aspettative delle
risorse umane: situazione e impatti per le banche di credito
cooperativo", realizzata da FederLus, la Federazione delle Bcc
del Lazio, Umbria, Sardegna, in collaborazione con Kpmg, con il
contributo di Fondo Sviluppo e il coinvolgimento di tutti i
Gruppi Bancari del credito cooperativo, quali Gruppo Bcc Iccrea,
Cassa Centrale Banca e Federazione Raiffeisen Alto Adige.
L'indagine è stata presentata a Perugia, a Palazzo dei
Priori, durante un convegno, organizzato da FederLus, dedicato
al tema delle risorse umane nel credito cooperativo, che ha
visto la partecipazione dei vertici dei gruppi cooperativi, di
Federcasse, della Fondazione Tertio Millennio, delle istituzioni
- le presidenti della Regione Umbria Donatella Tesei, della
Provincia di Perugia Stefania Proietti e il vice sindaco di
Perugia Marco Pierini - e di alcune imprese.
La ricerca - spiega una nota dei promotori - è stata eseguita
su un campione rappresentativo di Bcc e ha avuto l'obiettivo di
rilevare azioni, iniziative e politiche messe in campo dalle
banche di credito cooperativo, per rispondere a valori, esigenze
e aspettative in ambito risorse umane.
Le principali sfide percepite dalle Bcc sono: l'attrazione e
fidelizzazione delle persone di valore, la gestione delle
aspettative di work-life balance, la promozione di un approccio
valoriale distintivo del credito cooperativo, la guida
dell'innovazione digitale e l'evoluzione del ruolo delle risorse
umane per sostenere nuove sfide.
Le leve da utilizzare per vincere la sfida più importante,
ossia quella di mantenere e attrarre personale, vanno
dall'adozione di percorsi chiari di carriera, alla comunicazione
del sistema valoriale, al maggior equilibrio vita
privata-lavoro, alla flessibilità di orario, alla maggior
attenzione al benessere psicofisico. Dalla ricerca, emerge la
necessità di sviluppare maggiormente competenze manageriali e
soft skills e di adottare azioni di sviluppo diversificate e
personalizzate a integrazione dei percorsi formativi.
Nell'ambito del work-life balance almeno il 70% delle Bcc
intervistate adotta iniziative di flessibilità degli orari di
ingresso e uscita, e sulle politiche di welfare, e utilizza
strumenti di supporto alla capacità di spesa delle famiglie
(come convenzioni e buoni) e di tutela della salute e
assistenza. Un trend in atto nel mercato del lavoro riguarda
l'importanza per le persone di riconoscersi negli obiettivi e
nelle finalità della propria organizzazione, condividendone lo
"scopo" e percependone l'impatto positivo che l'azienda genera
sulla società.
"Il credito cooperativo pone da sempre la persona al centro
della propria azione: per questo abbiamo deciso di realizzare
questa ricerca, per studiare esigenze e aspettative delle
risorse umane, vero pilastro della nostra azione e tratto
distintivo del nostro sistema", ha commentato il presidente di
FederLus, Maurizio Longhi.
FederLus è la Federazione delle Banche di credito cooperativo
del Lazio Umbria Sardegna, fondata nel 1967 per rappresentare,
sotto il profilo associativo e istituzionale, le Bcc associate.
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