"Dopo cinque anni di trascuratezza
e inadempienze, la presidente Tesei, pressata dalle imminenti
elezioni, continua ad inanellare serie di scivoloni. L'ultima
vicenda riguarda la nomina di un commissario governativo per
affrontare la grave mancanza d'acqua nel Lago Trasimeno, una
competenza che spetta alla Regione. È inaccettabile che si
accorga della necessità di un provvedimento commissariale a soli
60 giorni dalle elezioni. Non solo è stata fatta richiesta al
Ministero competente sul mare, ma i livelli istituzionali locali
sono stati esclusi dai tavoli decisionali": lo afferma la
capogruppo regionale del Partito democratico Simona Meloni. "In
un ulteriore atto di sfiducia - prosegue - nonostante la
disponibilità della presidente Tesei a ricoprire il ruolo di
commissario, il ministro Salvini ha scelto di non nominarla. Se
la fiducia del Ministro nei confronti della Presidente è a
questo livello, ci chiediamo quale possa essere la fiducia dei
cittadini umbri. Le soluzioni a questa crisi non sono né
semplici né immediate".
"Il Pd - spiega Simona Meloni in una nota - auspica che, in
questo tardivo percorso, si instauri una collaborazione reale
tra l'Amministrazione regionale e gli Enti locali. Ci aspettiamo
che la presidente Tesei si faccia almeno nominare
subcommissario, chieda che il commissario assuma funzioni in
deroga impensabili ad operare, evitando di trasformare questa
situazione in un mero evento di campagna elettorale. Purtroppo -
conclude la capogruppo del Pd - in un'Umbria governata dalla
Lega, come abbiamo visto, il passo da commissario a
commissariamento è stato breve".
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