Sarà una verifica dell'Agenzia
regionale per la protezione ambientale a stabilire se supera il
limite dei decibel previsti dalla legge il fischio dell'arbitro
su un campo di calcio a sette di una parrocchia alla periferia
di Perugia dopo che la proprietaria di un'abitazione vicina ha
nuovamente presentato un esposto per chiedere controlli ed
eventuali sanzioni. Accade a Ponte della Pietra e la storia è
raccontata dalla Nazione sulle pagine umbre.
Il quotidiano spiega nell'impianto dove di giorno si
allenano decine di ragazzi e di sera si svolgono partite di
campionati amatoriali. La proprietaria dell'abitazione a fianco
del terreno di gioco ha nuovamente presentato un esposto in
Comune contro la parrocchia di Santa Maria della Misericordia
(proprietaria dell'impianto) perché appunto, di sera, a suo dire
il rumore prodotto dai giocatori della partita di calcio e dal
fischietto dell'arbitro supera i decibel consentiti dalla legge.
Esposto per il quale Palazzo dei Priori ha ora chiesto una
verifica all'Arpa.
La Nazione scrive che questione si trascina da almeno sei
anni, seppur a fasi alterne. Nel 2018 ci fu una sanzione da
2.000 euro a carico del Centro sportivo italiano (che aveva
preso in gestione il campo), poiché la sera dalle 20 fino alle
23 si svolgevano due o tre partite di calcio di campionati
amatoriali. La multa fu comminata dal sindaco proprio perché -
dopo le verifiche Arpa - venne constatato che il rumore del
fischietto superava i decibel consentiti. Per questo, dopo
l'ordinanza sindacale, l'organizzazione (tornata alla Parrocchia
per questo motivo) decise di limitare gli incontri di calcio
serali a uno e uno soltanto, con inizio alle 20.30 e conclusione
perentoria alle 21.30.
A questo punto sarà l'Arpa a fare le verifiche del caso, ma
nell'articolo si sostiene che "è molto facile che la soglia
massima del rumore venga superata, dato che a quell'ora il
limite è di 70 decibel, mentre il fischio dell'arbitro arriva
più o meno a 130".
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