"C'è lo spazio da conquistare e da
utilizzare. Lo spazio è una dimensione italiana, così come lo è
l'aeronautica e per questo noi siamo convinti che possa sempre
più diventare uno dei comparti trainanti del Made in Italy a più
alto contenuto tecnologico": a dirlo è stato il ministro delle
Imprese, Adolfo Urso, a margine dell'incontro organizzato a
Campello sul Clitunno, dall'Umbria aerospace cluster. "Abbiamo
in Italia 15 distretti aerospaziali come questo in Umbria, ed è
una risorsa italiana fatta di grandi imprese, ma anche di
piccole che sono particolarmente competitive a livello globale"
ha aggiunto.
"Per questo - ha affermato Urso - abbiamo fatto la legge
quadro sulla space economy che norma, prima in Europa,
l'attività dei privati nello spazio e che diventerà di
ispirazione al prossimo regolamento europeo. Per questo abbiamo
collocato sullo spazio oltre 7,3 miliardi di euro tra programmi
nazionali e programmi europei, con fortissime ricadute sul
nostro tema produttivo da qui al 2026. Abbiamo messo lo spazio
quale priorità del piano Mattei, dando un nuovo ruolo alla base
in Malindi, in Kenya, da dove partì l'avventura spaziale
italiana, nella consapevolezza che con i Paesi africani ci
possono essere nuove occasioni anche di crescita, di mercato, di
sviluppo e di tecnologia".
All'incontro con le imprese umbre del settore ha partecipato
anche la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
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