Un presidio di solidarietà
davanti al carcere di Terni dove è rinchiuso Anan Yaeesh, il
37enne palestinese arrestato all'Aquila con l'accusa di
terrorismo internazionale, è in programma domenica 10 novembre
alle 14.
All'iniziativa, promossa dal coordinamento locale per la
Palestina e da Rifondazione Comunista, parteciperà anche una
delegazione dall'Aquila di cui fa parte anche la sigla Slai
Cobas, sindacato di classe aderente al Soccorso rosso
proletario.
Yaeesh è stato arrestato a fine a gennaio scorso nel
capoluogo abruzzese, poi a marzo è stato raggiunto da un
ulteriore provvedimento di custodia cautelare, insieme ad altri
due palestinesi, Mansour Doghmosh e Ali Irar, sempre con
l'accusa, per tutti e tre, di terrorismo. La Corte d'Appello
dell'Aquila ad aprile ha respinto la richiesta di estradizione
avanzata per lui dalle autorità israeliane. Numerose le
mobilitazioni in tutta Italia per chiedere la liberazione di
Yaeesh, l'unico per il quale è stata confermata la misura della
detenzione. Per gli altri due il provvedimento cautelare è stato
annullato prima dalla Cassazione, poi dalla Corte d'appello.
Irar è stato scarcerato subito, Doghmosh è stato condotto per
alcuni giorni nel Centro di detenzione per il rimpatrio (Cpr) di
Ponte Galeria prima di essere liberato.
Il 24 settembre scorso Yaeesh ha scritto una lettera aperta
che, per ragioni di natura legale, è stata divulgata solo in
queste ore. "Sappiate tutti che ogni palestinese in questo mondo
è un resistente" si legge nella lettera dove si rifiuta il
parallelismo "resistenza come terrorismo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA