/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nuove poltrone per l'ospedale di Foligno grazie ai detenuti

Nuove poltrone per l'ospedale di Foligno grazie ai detenuti

Progetto 'Catena di cambiamento', donazione a medicina nucleare

FOLIGNO (PERUGIA), 04 dicembre 2024, 11:48

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Si è svolta all'ospedale "San Giovanni Battista" di Foligno la cerimonia di consegna delle nuove poltrone per il servizio di medicina nucleare centro Pet-Tc diretto dal dottor Silvio Sivolella, nell'ambito del progetto "Catena di cambiamento" ideato dai detenuti della casa di reclusione di Spoleto e sviluppato attraverso la creazione, all'interno del carcere, di oggetti di vario genere e tipologia, spaziando dalla pittura alle opere in legno, dai manufatti con stoffe di riciclo ai lavori realizzati con la carta e cartone, dagli scritti di prosa ai versi di poesie, per terminare con la produzione di piantine aromatiche. Il tutto è stato messo in esposizione in una bancarella alla fiera di Loreto che si è tenuta l'8 e il 9 settembre scorso a Spoleto.
    Grazie al successo ottenuto da questa iniziativa in termini di vendite e ad altre donazioni volontarie pervenute alla Caritas diocesana di Spoleto-Norcia, che è stata la coordinatrice del progetto, è stato possibile acquistare e consegnare al servizio ospedaliero di Foligno le due poltrone.
    Si tratta quindi di un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni - sottolinea una nota della Usl Umbria 2 - e un esempio concreto di come il percorso riabilitativo possa tradursi in azioni tangibili a beneficio dell'intera comunità.
    "Chi vive una condizione di sofferenza sa riconoscere e comprendere meglio il dolore degli altri", ha sottolineato il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, evidenziando come questo gesto dimostri la particolare sensibilità di chi, pur vivendo una situazione di detenzione, sceglie di tendere una mano verso chi soffre.
    Il direttore generale dell'azienda Usl Umbria 2, Piero Carsili, si è detto "profondamente onorato di un gesto che va ben oltre la semplice donazione. È un esempio di buona pratica - ha dichiarato il manager sanitario - con una forte rilevanza sociale, che sottolinea come la sanità debba sempre più puntare all'umanizzazione delle cure. L'ospedale di Foligno, terzo polo sanitario dell'Umbria, conferma così la sua eccellenza - ha dichiarato il dottor Carsili - non solo nei servizi ma anche nell'approccio umano alla cura".
    Il direttore sanitario della Usl Umbria 2, Nando Scarpelli, ha sottolineato come "queste poltrone rappresentino un ponte tra il mondo interno ed esterno del carcere, fondamentale per il avviare e consolidare il necessario processo di cambiamento".
    La direttrice della casa di reclusione Bernardina Di Mario ha evidenziato come "il carcere deve essere sempre più un luogo di educazione dove l'uomo della pena è diverso dall'uomo del reato.
    La solidarietà nasce da questo processo profondo di consapevolezza e di riflessione".
    "In questo progetto - ha spiegato la referente Caritas del progetto Elisabetta Giovannetti presente alla cerimonia, svolta nella sala Alesini, insieme ai rappresentanti delle istituzioni, dell'azienda sanitaria, della direzione ospedaliera e al direttore della Caritas di Spoleto-Norcia don Edoardo Rossi, al vicario generale dell'Archidiocesi di Spoleto-Norcia don Sem Fioretti e al vicecomandante del carcere di Spoleto Nicola Borrelli - tante sono state le maglie di congiunzione che hanno portato alla creazione di una straordinaria catena di solidarietà che ha messo al centro l'attenzione verso una categoria di persone molto fragili, quale quella rappresentata dai malati oncologici. Spesso il giudizio e il pregiudizio costruiscono delle grandi barriere alla comunicazione e alla comprensione. Con questa iniziativa si è voluto dimostrare che in realtà il carcere non è solo il luogo della pena ma, attraverso un serio e concreto percorso rieducativo, esso può rappresentare per l'individuo reo il punto di partenza per riacquistare la propria dignità umana, facendosi, per esempio, prossimo alle prossimità, come è accaduto sposando questa nobile causa".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza