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Sindacato, aggredita poliziotta nel carcere di Perugia

Sindacato, aggredita poliziotta nel carcere di Perugia

'Non voleva tornare in cella dopo telefonata' dice il Sappe

PERUGIA, 13 dicembre 2024, 10:43

Redazione ANSA

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Una detenuta del carcere di Capanne, a Perugia, ha aggredito una poliziotta in servizio nella struttura. A denunciarlo è il Sindacato autonomo polizia penitenziaria con il segretario dell'Umbria Fabrizio Bonino.
    "La detenuta - è la ricostruzione del sindacalista in una nota -, dopo avere fatto una telefonata, era particolarmente agitata e non voleva rientrare in cella: si è scagliata contro le agenti, provocando ad una di loro lesioni per le quali si è reso necessario l' accompagnamento in ospedale. Il tempestivo intervento delle colleghe, cui va tutta la nostra solidarietà, ha impedito che la critica situazione si aggravasse ulteriormente".
    "Il lavoro in carcere è un lavoro oscuro, perché quando viene arrestato un pericoloso latitante la vicenda finisce sulle pagine dei giornali, ma tutto quello che accade successivamente, negli anni a seguire, è oscuro e non subirà la stessa sorte, non comparirà sulle pagine dei giornali né in televisione, non farà notizia", commenta Donato Capece, segretario generale del sindacato della polizia penitenziaria. "Per questo - aggiunge - è fondamentale che le istituzioni raccolgano nuovamente il nostro appello: investite nella sicurezza per avere carceri più sicure. Questo vale per Perugia ma anche per tutte le altre strutture detentive umbre. Il Corpo di polizia penitenziaria ha dimostrato, negli anni, non soltanto di costituire un grande baluardo nella difesa della società contro la criminalità, ma ha anche dimostrato di avere in sé tutti i numeri, le capacità, le risorse, gli strumenti per impegnarsi ancora di più nella lotta contro la criminalità, per impegnarsi non soltanto dentro il carcere, ma anche fuori".
   

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