"La tutela dell'ambiente e
soprattutto della salute rappresenta una assoluta priorità, ma
dai rilevamenti effettuati dagli uffici preposti all'igiene e
sanità e dal dipartimento di prevenzione dell'Usl Umbria 1,
oltre che dall'Arpa, non risulta alcuno sforamento dei parametri
previsti e quindi nessun pericolo per la salute e l'incolumità
pubblica": è quanto emerso al termine delle audizioni di oggi in
Seconda commissione consiliare regionale, presieduta da Valerio
Mancini e richieste, attraverso una lettera di fine novembre,
dalle segreterie territoriali Film Cisl, Fiom Cgil, Fiom Cgil e
Uilm e quindi dalla Rsu aziendale.
Il presidente Mancini, alla conclusione della riunione -
secondo quanto riferisce un comunicato della Regione - ha
commentato come sia emerso da Asl ed Arpa, "in maniera
inequivocabile che i dati epidemiologici e quindi emissivi sono
ampiamente sotto i valori consentiti, spesso addirittura
inferiori alla metà dei valori limite.
Quindi le valutazioni e
le dichiarazioni uscite a mezzo stampa o sui social appaiono
spesso strumentali ed ideologiche, frutto sicuramente di una non
conoscenza dei dati che puntualmente gli organi di vigilanza
ambientale e sanitaria hanno divulgato e trasmesso alla
commissione".
Come è stato spiegato dai rappresentanti delle sigle
sindacali, Daniele Brizi (segretario Uilm Perugia), Simone Liti
(Fim Cisl Perugia) e Marco Bizzarri (Fiom Cgil), "l'obiettivo
primario è quello di salvaguardare i 400 dipendenti diretti e
circa altrettanti operanti nell'indotto.
Ogni parola detta può
comportare un danno sostanziale a partire dalla più volte citata
delocalizzazione. In questa fase non servono posizioni
ideologiche che potrebbero danneggiare i lavoratori e la
produttività aziendale. Non ci sono notizie di malattie
professionali dovute al lavoro. Giusto tutelare operai ed
ambiente in generale, ma non si hanno riscontri di pericoli.
Mantenere questo sito in Umbria è importantissimo".
Dagli interventi dei responsabili Usl Umbria 1, Igino Fusco
Moffa (responsabile unità operativa complessa igiene e sanità
pubblica), Patrizia Bodo (responsabile area sicurezza
dipartimento prevenzione) è emersa l'importanza che viene
riservata alla tutela della salute nel suo rapporto con
l'ambiente attraverso monitoraggi costanti: "Operiamo in
strettissima collaborazione con Arpa. Rispetto a criticità di
danni sulla salute, al momento, anche a seguito di rilevazioni
fatte per lungo tempo non si sono evidenziate criticità tali da
portare a provvedimenti specifici di sanità pubblica. Andremo
comunque avanti con una attenta attività di monitoraggio a
tutela della salute dei lavoratori e dell'ambiente circostante".
Per Arpa Umbria hanno partecipato alla riunione il direttore
generale Luca Proietti e Sara Passeri. Il direttore ha
sottolineato come la Fonderia abbia vissuto, negli anni,
"processi di miglioramento. E sulle pressioni esterne dei
cittadini abbiamo dato luogo, soprattutto nell'ultimo anno, a
controlli periodici ordinari e straordinari, oltre ad un attento
monitoraggio sulle emissioni odorigene. Dal prossimo 17 gennaio
daremo luogo ad uno studio ancor più approfondito attraverso un
campionamento completo per capire l'eventuale correlazione tra
emissioni e situazioni riscontrate nell'area. Ad oggi non sono
necessari provvedimenti sanzionatori su evidenze di non rispetto
non essendoci superamenti dei parametri limite". Sara Passeri ha
ricordato che il primo monitoraggio sulle Fonderie risale al
2001 e che quindi le indagini attuali non rappresentano un punto
di partenza. "La nostra attenzione su problematiche ambientali è
sempre alta. Dallo scorso mese di maggio 2023, in collaborazione
con Asl abbiamo appurato che l'azienda ha un impatto ambientale
sul territorio, ma è contenuto nei valori in cui la Comunità
europea definisce 'buona' la qualità dell'aria. Nel 2023 abbiamo
dato vita ad indagini ancora più ampie, ma la situazione è
assolutamente nei parametri previsti".
L'assessore regionale Michele Fioroni ha sottolineato
l'importante valore economico delle Fonderie rimarcando al
contempo quello della salute e del benessere delle persone. "Ho
chiesto ad Arpa - ha fatto sapere - di innalzare i controlli
intorno alle Fonderie. Invito tutti alla responsabilità perché
quanto accade intorno ai tavoli ha ripercussioni esterne.
Dannoso è alzare la polvere su dubbi e sospetti non fondati
scientificamente. Bisogna comprendere la responsabilità sociale
che impatta su oltre 400 lavoratori diretti ed altrettanti
indiretti. Aziende come questa sono sottoposte a moltissime
certificazioni ed il solo sospetto che possa essere dannosa per
la salute di un individuo può portare ad esclusione dell'azienda
dalla filiera nonostante le sue specificità. La reputazione
dell'azienda nell'automotive è di fondamentale importanza. È
necessario dunque salvaguardare ambiente ed occupazione. Parlare
con troppa facilità di delocalizzazione delle Fonderie vuol dire
chiudere un'azienda ed ipotizzare di farne un'altra con un
investimento stimato di 50 milioni di euro. Non dobbiamo
sottovalutare che l'azienda in questione è in procedura
concordataria e che ha dunque limiti di investimento. Il
problema, fatti salvi i dati sulla salute, è come possiamo
aiutare le Fonderie per uscire da questa fase concordataria e
quindi poter potenziare investimenti sulla parte produttiva. Ad
oggi l'azienda ha fatto miracoli per rispettare gli impegni
presi. È necessario trovare gli strumenti finanziari affinché
l'azienda possa uscire dalla procedura concordataria. Su questo
stiamo lavorando con Invitalia e, come Regione, siamo in attesa
di specifici bandi in uscita".
Alvaro Bacchi, titolare delle Fonderie di Assisi ha rimarcato
la necessità dell'importanza di "parlare attraverso numeri e
dati certi e non con le sensazioni. Quando sono arrivato nel
2019 l'azienda era in fortissima difficoltà. Oggi facciamo circa
70 milioni di fatturato ed abbiamo onorato tutti gli impegni
previsti nella procedura concordataria. Ci sarebbe ovviamente
bisogno di nuovi ed ulteriori investimenti. Sono preoccupato per
la leggerezza con la quale si interviene sulla questione
ambiente e salute. A livello di informazione escono numeri non
veritieri. L'azienda sta implementando iniziative importanti per
migliorare le emissioni ambientali, nonostante già ora siamo
abbondantemente all'interno dei parametri previsti".
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