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Il Consiglio regionale respinge pdl sulla polizia locale

Il Consiglio regionale respinge pdl sulla polizia locale

Sette voti a favore, sette contrari e cinque astenuti

PERUGIA, 26 luglio 2024, 19:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha respinto con sette voti a favore (Nicchi, Pace, Agabiti, Proietti-FdI, Carissimi-Lega, Morroni, Pastorelli-FI), sette contrari (Bettarelli, Bori, Meloni, Paparelli-Pd, Fora-Patto civico, Porzi-misto, De Luca-M5S) e cinque astenuti (Mancini, Puletti, Castellari, Rondini, Fioroni-Lega), la proposta di legge per la modifica della legge regionale '1/2005' "Disciplina in materia di polizia locale", firmata dai consiglieri Daniele Nicchi, Eleonora Pace (FdI), Stefano Pastorelli (Forza Italia), Paola Fioroni, Daniele Carissimi, Eugenio Rondini (Lega).
    Durante la discussione il consigliere Mancini (Lega) ha chiesto il rinvio in commissione del testo, proposta non ritenuta ammissibile visto che la richiesta è arrivata in fase di dichiarazione di voto e non sono previsti interventi su un testo approvato in Commissione in sede redigente.
    Illustrando l'atto in Aula - secondo quanto riferisce un comunicato della Regione - il relatore di maggioranza Daniele Nicchi (FdI - presidente della Prima commissione) ha sottolineato che "la proposta di legge vuole promuovere e incentivare l'esercizio associato delle funzioni di polizia locale, con l'obiettivo di rispondere al meglio alle esigenze manifestate dagli enti locali. Le principali novità riguardano l'organizzazione e la gestione dei servizi della polizia locale.
    Tra le novità la Giunta regionale deve attivare un numero telefonico unico di pronto intervento per la polizia locale, ma anche un ponte radio regionale e due sale operative provinciali nei comandi di Perugia e Terni. Il Comitato tecnico consultivo della polizia Locale, di cui si avvale la Giunta, esprime pareri e proposte anche sull'adozione di modelli operativi e di una modulistica uniforme a livello regionale. I Corpi di polizia provinciale svolgono funzioni di polizia ambientale e polizia stradale secondo la normativa statale. I compiti di vigilanza ittico-venatoria vengono disciplinati con accordi tra Regione e Province. Per le funzioni di polizia locale, la proposta di legge riformula la disposizione riguardante il servizio al di fuori dell'ambito territoriale del Comune in caso di eventi straordinari o coordinati dalle sale provinciali. La dotazione organica è stabilita dai comuni sulla base del rapporto addetti/abitanti di riferimento, che passa, come riferimento, da un addetto ogni 700 abitanti a uno ogni mille, più concretamente raggiungibile dagli enti locali visto che in Umbria nel 2016 era di 1 su 1358 e nel 2021 di 1 su 1410. Nuova disciplina anche per i comandanti e responsabili di polizia locale, che sono responsabili esclusivamente verso sindaco o presidente della provincia della gestione, dell'organizzazione e dell'impiego tecnico-operativo delle risorse assegnate. Entrambi devono appartenere alla polizia locale e non possono svolgere altre funzioni o incarichi perchè le polizie locali non possono essere strutture intermedie in settori più ampi o alle dipendenze di dirigenti o unità operative diverse. La Giunta regionale tiene l'elenco dei comandanti o dei responsabili del servizio; vi può essere inserito chi ha concluso il corso di qualificazione organizzato dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica". "La proposta - ha spiegato ancora Nicchi - prevede che la Regione incentivi l’esercizio associato delle funzioni di polizia locale con vincolo di permanenza di almeno cinque anni. Durante il periodo di prova e di prima formazione degli agenti i neo assunti devono frequentare un corso di ingresso. È previsto un regolamento regionale che stabilisca le caratteristiche delle uniformi e dei distintivi di grado degli addetti alla polizia locale, nonché i segni distintivi e le caratteristiche dei mezzi e degli strumenti operativi in dotazione. Si prevede che l’attuazione della legge sia fatta nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”. Il relatore di minoranza, Donatella Porzi (misto – vicepresidente della Prima commissione) ha annunciato un “voto contrario per alcune perplessità sul testo. Confermiamo - ha detto - i dubbi espressi in commissione. Ad esempio prevedendo le due sale operative provinciali ma non vengono definiti i costi. Così come con il nuovo rapporto agenti/abitanti: l’eventuale aumento del numero non ha copertura finanziaria. Oppure con la previsione per i comandanti della sola formazione iniziale. Serve invece una formazione continua. Ma ci sono anche altre questioni, come il mancato inserimento dell’assessore con delega nel rapporto di fiducia tra comandante e sindaco e presidente di Provincia. Inoltre non va bene che il comandante debba essere per forza appartenente alla polizia locale. Potremmo trovare anche altre figure altamente qualificate. È una limitazione eccessiva. C’è poi il tema importante sulle funzioni. L’Umbria ha vissuto criticità importanti, nelle quali la presenza dei corpi di polizia locale ha avuto un ruolo fondamentale. Togliere le calamità dagli ambiti di competenza è eccessivo. Anche sulla materia ittico venatoria in altre regioni hanno fatto altre scelte”. Queste le dichiarazioni di voto: : “Ritengo opportuno - ha detto Fabio Paparelli (Pd – portavoce delle opposizioni) - il ritiro dell’atto. Non c’è copertura finanziaria. La Corte dei conti lo boccerà e il governo lo impugnerà. L’istituzione delle sale operative provinciali non si può fare senza soldi. Con la definizione così stretta delle mansioni, la polizia locale non potrebbe intervenire in caso di un terremoto. Sulla pianta organica si lede l’autonomia dei Comuni. Stabilire che il comandante debba appartenere alla polizia locale impedisce l’autonomia del sindaco. Se approvata diventa una legge inattuabile. Massima disponibilità a riscrivere una legge insieme, ma questa non si può approvare”. “Il nostro voto - ha annunciato Thomas De Luca (M5S) - sarà contrario. Il testo ha criticità importanti che non ci permettono di votarlo”. Simona Meloni (Pd) ha sottolineato: “Oggi ci sono più divergenze nella maggioranza che nella minoranza. Bisognerebbe parlare prima. Noi abbiamo molte perplessità su numerosi articoli. Alcune indicazioni sono giuste, ma c’è uno svilimento della polizia locale per quello che è oggi. Il nostro voto sarà contrario”. Per Valerio Mancini (Lega) “servirebbe un rinvio in commissione. Altrimenti ci asterremo. La Lega vuole sostenere il tema della sicurezza. Lo stesso governo Meloni sta deliberando in merito. Serve sentire la Giunta”. Enrico Melasecche (assessore): “La legge va assolutamente portata avanti. È un tema delicato di cui si parla da tanti anni. Una riorganizzazione della polizia locale va assolutamente fatta. Ci sono passaggi delicati, come il ruolo delle province. Il Governo sta predisponendo una proposta su questo tema. Gli uffici tecnici della Giunta rilevano alcuni aspetti da rivedere. Credo si possa fare una legge perfetta concordando piccoli emendamenti”. Stefano Pastorelli (FI): “Il nostro voto sarà positivo, poi eventualmente si può modificare la legge. Rimango perplesso su alcune dichiarazioni. Serve rispetto per il lavoro delle persone”. Manuela Puletti (Lega) ha ricordato che “nel 2022 questa Aula ha approvato una mozione che dava alla Giunta mandato di rivedere la legge sulla polizia locale. Una proposta simile a quella presentata oggi”. Elena Proietti (FdI) ha invece annunciato il voto a favore di FdI. "Questa proposta di legge - ha osservato - è frutto di un lavoro di un anno e mezzo che ha visto la maggioranza firmare l’atto e votarlo in commissione”. Daniele Carissimi (Lega): “Io voterò la proposta, come fatto in commissione. Ma stiamo perdendo di vista l’obiettivo, che è quello di fornire agli umbri la migliore legge sulla polizia locale. Non servono spaccature. Il percorso fatto in commissione è perfetto. Ma manca la volontà di dare la migliore legge agli umbri”. Daniele Nicchi (FdI) ha sottolineato che “il percorso della proposta di legge in commissione è durato un anno e mezzo. Abbiamo fatto audizioni con tutti i soggetti coinvolti, anche con la Giunta. La legge sarà pur perfettibile, ma possiamo tornare in commissione per modificarlo”.

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