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Partecipazione della Regione a politiche dell'Unione europea

Partecipazione della Regione a politiche dell'Unione europea

L'Aula approva all'unanimità una proposta di legge

PERUGIA, 24 settembre 2024, 15:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato all'unanimità la proposta di legge firmata dai consiglieri Daniele Carissimi (Lega), Andrea Fora (Patto civico), Vincenzo Bianconi (Misto), Thomas De Luca (M5S), Eleonora Pace (FdI) e Fabio Paparelli (Pd) "Modificazioni alla legge regionale '11/2014' - Disposizioni sulla partecipazione della Regione Umbria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea - Disciplina dell'attività internazionale della regione".
    Il provvedimento, firmato da tutti i componenti della commissione Statuto, nasce come risultato delle modifiche approvate dalla commissione stessa, presieduta da Carissimi, all'articolo 25 dello Statuto della Regione Umbria riguardante i rapporti con l'Unione europea.
    Illustrando l'atto in Aula - riferisce un comunicato della Regione - Carissimi ha detto che "questa è una normativa fondamentale per il ruolo della Regione Umbria. La legge si pone due obiettivi: aggiornare il quadro normativo regionale, anche in base alle modifiche al regolamento, ma anche semplificare e rendere più tempestiva la partecipazione regionale alle politiche europee. Le modifiche si rendono necessarie anche per la ridefinizione della partecipazione della Regione alla fase ascendente del diritto europeo. Serve comunque intervenire anche su alcuni aspetti della legge '11/2014'. Questo provvedimento la riformula in diversi punti per renderla aderente alla riforma statutaria e per correggere storture che rendono inefficace il ruolo della Regione e dell'Assemblea in questo ambito".
    "In particolare - ha spiegato ancora Carissimi - il testo interviene su diversi punti per regolamentare le tempistiche e dare un nuovo ruolo per l'Assemblea legislativa e per la Prima commissione consiliare, affinché possa assumere funzioni anche in sede deliberante. Il provvedimento introduce la novità che entro il mese di gennaio di ogni anno, l'Assemblea legislativa esamina il programma di lavoro della Commissione europea per l'anno in corso ed approva un atto di indirizzo ai fini della partecipazione della Regione alla formazione della normativa dell'Unione europea. In sostanza è stato tolto dalla sessione europea l'esame del programma di lavoro, prevedendo che venga esaminato entro il mese di gennaio, con un atto di indirizzo contenente le linee programmatiche che si intendono seguire.
    L'atto punta a semplificare la partecipazione della Regione alla fase ascendente nella formazione delle leggi europee, dando alla Prima commissione il potere deliberante, con la possibilità di fare osservazioni che non devono andare in Aula ma che vengono deliberate direttamente. Viene preservato il ruolo della Giunta di fare direttamente osservazioni. La procedura attuale è molto farraginosa e questo provvedimento vuole semplificarla".
   

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