L'Assemblea legislativa
dell'Umbria ha eletto il nuovo presidente e i due vice
presidenti che comporranno l'Ufficio di presidenza di Palazzo
Cesaroni. Siederà al centro dello scranno più alto dell'Aula di
Palazzo Cesaroni Sarah Bistocchi, consigliera regionale del
gruppo Partito democratico. Altre due donne la affiancheranno
nell'Ufficio di presidenza: i vice presidenti Bianca Maria
Tagliaferri (Umbria Domani) e Paola Agabiti Urbani (FdI).
Dopo l'elezione, la presidente Bistocchi si è rivolta ai
consiglieri, agli assessori e alla presidente della Giunta
regionale sottolineando che "l'Assemblea legislativa è la casa
di tutti i cittadini, un ruolo questo che si esercita per tutta
la vita, che non ha scadenze e da cui non ci si dimette, come
scrisse Raffaele Rossi, fondatore e presidente dell'Istituto per
la Storia dell'Umbria Contemporanea. L'impegno politico e
istituzionale deve essere rivolto a perseguire gli interessi di
tutti i cittadini e di tutti i Comuni umbri".
"L'esperienza decennale da consigliere comunale di
opposizione - ha continuato, secondo quanto riferisce un
comunicato della Regione - mi ha posto continuamente di fronte
al dubbio sulla correttezza degli interventi, delle
dichiarazioni e delle azioni. Mi ha costretto ogni giorno
all'esercizio dell'onestà intellettuale e della messa in
discussione. Non troverete mai in me un ostacolo verso il
legittimo lavoro dei consiglieri di opposizione, che spero verrà
esercitato senza demagogia e strumentalizzazioni. Alla Giunta
chiedo di lavorare per tutti, per chi ci ha votato, per chi non
lo ha fatto, per chi non è andato al seggio. Gli umbri ci hanno
chiesto discontinuità e cambiamento".
"Sono grata a chi mi ha scelto come presidente dell'Assemblea
legislativa - ha affermato ancora Bistocchi - un ruolo che mi
accingo ad interpretare con grande serietà e con grande
rispetto, anche dei padri fondatori della nostra Regione, come
Pietro Conti, primo presidente della Regione Umbria. Acquista un
senso ulteriore la targa apposta all'ingresso di Palazzo Donini,
che ho visto qualche giorno fa, in memoria di Pietro Conti, 'che
visse ed operò per una società regionale attenta alle proprie
radici e tesa all'innovazione'. Innovazione che non è solo
quella tecnologica o strumentale, l'innovazione è in primo luogo
culturale e sociale, e si farà anche qui, in questo palazzo,
perché fuori da qui c'è un enorme questione di genere da
affrontare. E non basterà essere donne per fare gli interessi, i
bisogni e i diritti delle donne. E non basterà essere leadership
femminile. Occorrerà essere anche un po' femministe".
"Esattamente un anno fa, il 20 dicembre 2023 - ha quindi
ricordato - scompariva uno dei dirigenti politici più apprezzati
e stimati da tutta la comunità democratica umbra, e non solo:
Enzo Santucci. Enzo ha cresciuto un'intera generazione e aveva
capito che la crescita delle nuove generazioni non andava né
contrastata né temuta, ma promossa, e che i giovani, non
diversamente da oggi, andavano accompagnati per mano, e non
messi in un angolo. E questo lo dico perché oggi in quest'Aula,
al di là dei partiti e degli schieramenti, c'è una nuova classe
dirigente umbra, rinnovata nei volti e nelle generazioni, che ha
qualcosa da dire. Una volta Enzo mi disse: 'il leader è quello
che, in piena tempesta e con la nebbia alta, quando non si vede
niente e si naviga a vista, trova la strada e dice agli altri,
per di qua!'. Noi vi promettiamo che ci impegneremo a trovare
sempre quella strada, anche quando, in piena tempesta e con la
nebbia alta, non si vede niente e si naviga a vista".
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