"La Regione Umbria sin dal giugno
scorso ha avviato un importante processo di razionalizzazione
della spesa e contestuale riqualificazione del servizio
sanitario al fine di garantire le migliori performance di tutela
della salute della popolazione, intervenendo sulla spesa
farmaceutica, sugli acquisti e sulla riqualificazione della rete
ospedaliera e territoriale. Il Piano ratificato oggi e in corso
fin da giugno, tiene conto tra l'altro, del progressivo
appiattimento dei finanziamenti destinati al Sistema sanitario
nazionale, dei significativi oneri per il proseguimento delle
campagne vaccinali connesse all'emergenza pandemica e degli
effetti delle note dinamiche internazionali tra cui i maggiori
costi energetici, inflattivi e contrattuali". E' quanto afferma
una nota dell'ente.
"A tutto ciò va aggiunto - prosegue la nota - che questa
Amministrazione regionale si è trovata ad operare partendo da
una criticità storica con uno sbilancio di 42 milioni di euro e
con un'epidemia mondiale i cui costi e le cui difficoltà non
sono state riconosciute pienamente dallo Stato".
"L'obiettivo - sottolinea la Regione - è quello di garantire una
sanità a misura del cittadino, con un'organizzazione più vicina
alle sue esigenze, meno burocratica, più efficace ed efficiente.
Lo stesso Mef e la Corte dei conti hanno sollecitato una
riorganizzazione della rete ospedaliera regionale e maggiore
attenzione alla spesa farmaceutica".
"A tal fine la Regione - si legge ancora nella nota - ha messo
in atto una riorganizzazione che punta ad assicurare prestazioni
appropriate, con l'impiego della congrua quantità di risorse,
con particolare riferimento ai diversi setting assistenziali ed
ai professionisti coinvolti con il fine di pervenire al miglior
rapporto costi - benefici, per assicurare contemporaneamente la
garanzia dei Livelli essenziali di assistenza e la sostenibilità
del sistema. Per quanto riguarda l'assistenza ospedaliera per
acuti occorre puntare su una rete in grado di assicurare in
primo luogo qualità e sicurezza delle cure, ma anche
appropriatezza, equità ed efficacia delle stesse. Per
l'assistenza territoriale, coerentemente con il nuovo Dm
77/2022, l'obiettivo è quello di rafforzare e valorizzare le
strutture di prossimità assistenziale rendendo più appropriato
l'utilizzo delle risorse, rimodulando sia la struttura dei
setting assistenziali e le risorse umane coinvolte, che
l'offerta dei servizi ai cittadini anche grazie al
coinvolgimento della 'Farmacia dei servizi' quale ulteriore
presidio assistenziale capillarmente diffuso sul territorio.
Tale modello organizzativo - conclude la nota regionale -
risulta particolarmente funzionale alla gestione delle
cronicità, in cui l'integrazione tra ospedale-territorio
garantisce la condivisione delle informazioni e dei protocolli
necessari alla comune gestione del caso tra i professionisti
coinvolti (medici di medicina generale, medici di distretto,
medici ospedalieri), nonché la definizione e realizzazione di
modalità operative di supporto come le telerefertazioni e le
tele consulenze, particolarmente adatte alla morfologia e alle
infrastrutture della nostra regione".
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