Approvata dalla Giunta regionale,
in linea con la legge umbra numero 1/2015, su proposta
dell'assessore con la delega alla mitigazione del rischio
idraulico, idrogeologico e sismico, Enrico Melasecche, la
delibera con la quale si aggiorna il catasto regionale delle
singolarità geologiche o geositi, sostituendo la carta numero 11
del Piano urbanistico territoriale del 2000 che fissava i
vincoli per le singolarità geologiche.
"Si tratta di un atto importante - spiega l'assessore in una
nota diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Donini -, visto che
le schede descrittive delle aree sottoposte a tutela nella
nostra regione, risalgono agli anni '90 e non tengono conto
della definizione tecnica di geosito che, a suo tempo, veniva
inquadrato come 'singolarità geologica'. È importante
sottolineare che il lavoro di revisione portato avanti dagli
uffici regionali è stato indicato come esempio al congresso
nazionale della Società geologica italiana, dove verrà
presentato. Inoltre, la modifica del catasto dei geositi viene
fatta prima dell'adozione del piano paesaggistico regionale in
modo che venga ricompreso in forma aggiornata in quest'ultimo".
"L'aggiornamento era necessario - prosegue Melasecche - visto
che, nella stesura della mappatura degli anni '90, molte aree
pur di grande interesse, furono definite di tipo paesaggistico
generico collocandole quindi in una fascia diversa da quella di
geosito che, invece, è per definizione riconosciuto come luogo
ipogeo o subacqueo, spazialmente limitato e chiaramente
distinguibile dalle zone circostanti, con caratteristiche
geologiche di intrinseco interesse scientifico internazionale,
nazionale o regionale che permettono di comprendere la storia o
l'evoluzione geologica di un territorio e per il quale è
possibile individuare un interesse geologico per la sua
conservazione".
Per Melasecche "alla luce dell'importanza di dare la giusta
considerazione a questi siti, per la stesura del nuovo catasto
regionale dei geositi è stato portato avanti un attento lavoro
collocando 9, unificando 8 e individuandone 3 nuovi per un
totale complessivo di 37". "Da un punto di vista reale -
prosegue - su circa 220 chilometri quadrati non vi sarà più il
vincolo come da definizione corretta di geosito dell'Istituto
Superiore per la ricerca e protezione ambientale. Inoltre, senza
apporre alcun vincolo, la Sezione geologica, diretta dal geologo
Andrea Motti, che ringrazio, ha provveduto a inquadrare tutto il
territorio regionale in 10 diversi domini di forme geologiche
del paesaggio oltre a realizzare il nuovo itinerario
geo-turistico Spoleto-Norcia".
"La puntuale attenzione a tutti gli aspetti di salvaguardia
dei siti naturalistici e geologici costituisce una costante
della politica regionale nell'ambito di uno sviluppo sostenibile
che l'Umbria persegue con convinzione ed impegno" conclude
l'assessore.
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