Sono oltre 400 le immatricolazioni
all'Università della Valle d'Aosta per l'anno accademico
2024/2025, il dato "più alto dalla data di istituzione"
dell'ateneo, annuncia l'Univda in una nota. Le iscrizioni
complessive sono oltre 1.000.
I numeri sono stati comunicati nel corso della riunione del
Consiglio dell'università di venerdì scorso. Sul fronte
dell'offerta didattica è emersa "la volontà di ampliare la gamma
dei corsi mediante la proposta di istituzione di nuovi percorsi
di studio triennali in risposta alle esigenze del territorio,
secondo le indicazioni dell'amministrazione regionale della
Valle d'Aosta". È stata inoltre prevista "l'attivazione dei
'minor', percorsi di approfondimento interdisciplinari su
specifiche tematiche, rivolti sia agli iscritti che a soggetti
esterni, e della dual career, per atlete e atleti di alto
livello, finalizzata a conciliare studio universitario e
carriera sportivo/agonistica".
In una logica di "valorizzazione del personale docente di
ruolo dell'Ateneo", il Consiglio dell'Università ha approvato le
richieste di progressioni di carriera formulate dal Senato
accademico, sulla base delle "esigenze espresse dalle strutture
didattiche e di ricerca dell'Ateneo in settori disciplinari
centrali per l'offerta didattica, le attività di ricerca e di
terza missione e al fine di rafforzare le esigenze di governance
delle medesime strutture, nonché il reclutamento di un
ricercatore a tempo determinato in tenure track (Rtt), al fine
di incrementare la dotazione organica del personale di ruolo
dell'Università".
Il Consiglio dell'Università ha poi approvato la proposta di
istituzione e attivazione, per l'anno accademico 2024/2025,
della seconda edizione del corso di formazione 'Giovani
ambasciatori della legalità', in collaborazione con il Consiglio
regionale della Valle d'Aosta. Il corso, rivolto agli iscritti a
un corso di laurea e ai laureati nella fascia d'età 18-35 anni,
si propone di formare i giovani sulla "presenza della
criminalità organizzata di stampo mafioso a tutti i livelli,
nonché sulle ricadute economiche, sociali e culturali che tale
presenza comporta a livello internazionale, nazionale e locale".
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