"Il rinnovato spirito di
collaborazione creatosi rappresenta un passo significativo verso
un'azione coordinata per massimizzare i risultati e portare il
messaggio dell'unicità della viticoltura eroica e della forza
dei suoi protagonisti a un pubblico sempre più ampio". Lo scrive
Nicola Abbrescia, presidente del Cervim (Centro di ricerca,
studi, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la
viticoltura di montagna, in forte pendenza e delle piccole
isole), in una lettera inviata al sindaco di Aosta, Gianni Nuti,
"dopo aver chiarito il malinteso scaturito dal mancato
coinvolgimento del Cervim ad alcuni eventi".
"Ho avuto il piacere - aggiunge - di presenziare agli
approfondimenti dedicati al tema. L'evento si è svolto con
grande successo, offrendo un'opportunità preziosa per discutere
delle peculiarità della viticoltura estrema e dei valori che
essa rappresenta. Come sottolineato dal moderatore Helmuth
Kocher, i vini che sono prodotti in territori difficili hanno
raggiunto una grande qualità e sono testimoni dei territori e
della cultura da cui provengono. Hanno delle storie da
raccontare: storie di sacrificio, di passione, di grande
dignità. L'evento da voi proposto ha confermato l'importanza
dell'unità degli intenti nel promuovere un patrimonio
straordinario come quello della viticoltura estrema. Questo
momento di dialogo siamo convinti che sia l'inizio di una
cooperazione sempre più stretta con tutte le realtà del
territorio ivi compresa l'Amministrazione comunale di Aosta".
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