Non è solo la scuola in cui si impara
a fare i prete. Il seminario è un'istituzione diretta alla
formazione umana, accademica e pastorale di coloro che si
sentono chiamati al sacerdozio. Secondo l'ultimo annuario della
Cei, su 225 diocesi italiane si contano 120 seminari maggiori,
dove i candidati al presbiterato svolgono gli studi filosofici e
teologici, e hanno un'età media che si attesta sui 28 anni. I
seminari minori sono invece 72, e accolgono ragazzi tra gli 11 e
i 18 anni che frequentano le scuole medie inferiori e superiori.
In genere ogni diocesi ha un proprio seminario, affidato
alle cure di un rettore e di altri formatori, tra cui il
direttore spirituale. Lungo la penisola si trovano anche 8
seminari regionali e uno interregionale. Uno dei più antichi e
dei più numerosi si trova a Molfetta, e attualmente ospita circa
60 studenti provenienti dalle 19 diocesi della Puglia. A volte i
numeri ridotti non consentono alla singola Chiesa locale di
dotarsi di un proprio seminario. Negli ultimi decenni sono
quindi sorti Seminari interdiocesani, come quello di Fossano,
cui arrivano i candidati di 5 diocesi piemontese.
Secondo gli ultimi dati ufficiali, risalenti al 2021, il
numero dei seminaristi diocesani italiani è di 1.804. In questi
dati non rientrano gli aspiranti preti religiosi, cioè coloro
che entrano in un ordine religioso. Solo per dare un'idea: ogni
anno in Italia diventano salesiani una ventina di giovani, che
vivono il periodo di formazione negli istituti della loro
congregazione.
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