(di Gabriele Santoro)
Piazze, strade, ponti, treni,
autobus, parchi, monumenti restaurati, infrastrutture digitali:
il 2025 del Giubileo sarà un anno che lascerà il segno sulla
città di Roma, grazie a una mole di cantieri con pochi
precedenti nella storia contemporanea della Capitale. Si parte
dai numeri: gli interventi sono 322, di cui 204 'essenziali e
indifferibili', cioè pronti entro le scadenze del Giubileo, e
118 'essenziali', cioè con date di ultimazione più lontane. Il
portafoglio è di 4,3 miliardi di euro, di cui 1,76 di fondi
propriamente 'giubilari' e 2,53 miliardi da altre fonti, tra cui
spiccano 500 milioni Pnrr-Caput Mundi per il patrimonio
culturale. Ecco una mappa (per forza di cose non esaustiva) di
cosa resterà alla città dopo l'Anno Santo:
LE MAXI-OPERE - Simbolo del Giubileo 2025 è Piazza Pia (85
milioni), la nuova piazza con fontane, alberi e gradinate che
ricongiunge Castel Sant'Angelo a via della Conciliazione e a
Piazza San Pietro in un unico grande spazio pedonale, sotto il
quale, in un nuovo tunnel, corrono le auto. A due passi da San
Pietro c'è il sistema via Ottaviano-piazza Risorgimento. La
prima, pedonalizzata (vi passa solo il tram) e ripavimentata,
conduce alla seconda, ora dedicata per il 75% ai pedoni con
arredi urbani e nuova vegetazione (4,5 milioni). Ma tutto
l'elegante rione Prati, a ridosso del Cupolone, è rimesso a
nuovo. C'è poi la porta della città, tutta l'area della Stazione
Termini: tra piazza dei Cinquecento e Repubblica (45 milioni)
una riqualificazione di 8 ettari di superficie, con ampie
pedonalizzazioni e aree verdi contro le isole di calore. Ci si
sposta a piazza San Giovanni, col suo nuovo assetto più verde e
le fontane a raso (15 milioni) sul modello di Bordeaux. A
Ostiense c'è il Ponte dell'Industria ('Ponte di Ferro'),
allargato e rinforzato per permettere il passaggio degli autobus
e di bici e pedoni: 18 milioni di intervento. Un 'pacchetto' da
quasi 100 milioni riguarda infine Tor Vergata, location del
Giubileo dei Giovani, con la riqualificazione della famosa Vela
di Calatrava incompiuta, il nuovo Palasport, le aree verdi ma
anche gli svincoli autostradali d'accesso all'area.
LE OPERE 'DIFFUSE' - La più 'diffusa' è certamente il
rifacimento degli 800 km di viabilità primaria: mezzo miliardo
di euro per dire addio alle buche stradali, con interventi molto
attesi come la Tangenziale o la Tiburtina. Ci sono poi 31
milioni per le pavimentazioni storiche in sampietrino;
riqualificati anche i marciapiedi, in particolare sul
lungotevere, che sfoggia muraglioni puliti. Anche i pronto
soccorso degli ospedali sono stati riqualificati. Potenziato il
sistema dei bagni pubblici e nuova vita per gli storici mercati
di via Sannio, Metronio e Cola di Rienzo. E poi i sagrati delle
chiese, anche e soprattutto in periferia (9 milioni per 27
interventi), e il restauro delle edicole votive, tipiche del
centro storico. Riqualificazione anche per l'illuminazione degli
svincoli del Gra. Sempre restando alle opere 'diffuse', anche la
copertura 5G della città gode di un importante investimento (20
milioni) di risorse giubilari, e sono stati acquistati impianti
di videosorveglianza. La Polizia Locale ha una nuova Sala
Operativa.
I TRASPORTI - Per l'Anno Santo, oltre a un cospicuo pacchetto
di manutenzioni, arrivano nuovi treni della metro: ne sono stati
comprati 30, i primi 14 a dicembre, poi 8 nel 2025 e 6 nel 2026.
I pellegrini troveranno riqualificate le prime stazioni, come
Spagna, Ottaviano e Cipro. Nel 2025 iniziano anche ad arrivare i
121 nuovi tram della super-gara europea, collegati alla
riqualificazione giubilare del deposito di Porta Maggiore e alla
realizzazione della rimessa di via Severini. Il piano dell'Atac
prevede poi oltre 1.000 nuovi autobus, di cui 755 entro l'anno
giubilare: sono 110 gli ibridi da 18 metri e 244 i bus a metano
acquistati coi fondi specifici. Cambiano anche le paline
d'attesa e arrivano le pensiline 'smart'. In dpcm ci sono anche
le stazioni ferroviarie di Giardino di Roma e
Torrino-Mezzocammino sulla Roma-Lido, quella del Pigneto e
naturalmente la riqualificazione della Stazione di San Pietro.
Ma c'è anche il Grab (il Raccordo anulare delle bici) e si potrà
arrivare pedalando fino al Vaticano con il prolungamento della
ciclabile di Monte Ciocci. Capitolo taxi: tra nuove licenze e
'doppie guide' per il Giubileo ci saranno oltre 9.000 auto
disponibili nelle 24 ore.
I MONUMENTI STORICI - Il programma Caput Mundi del Pnrr mette
sul piatto 500 milioni per 335 interventi su 283 siti
archeologici e culturali, tra cui il restauro delle statue di
Ponte S. Angelo, la riqualificazione di Colle Oppio e delle
ville storiche, ma anche 35 fontane tra cui Trevi, Piazza
Navona, Pantheon. E poi fondi giubilari sono stati investiti sul
Centro Archeologico Monumentale, il maxi-progetto di
trasformazione dell'area tra il Campidoglio e Caracalla, con in
mezzo il Colosseo, il Palatino e i Fori Imperiali.
IL VERDE - Il capitolo 'green' pesa circa 60 milioni di euro,
e uno degli interventi simbolo saranno i nuovi parchi d'affaccio
sul Tevere: Ostia Antica, l'Oasi Ponte Milvio-Ponte Flaminio,
Lungotevere delle Navi, Acqua Acetosa e Foro Italico. Ci sono
anche gli accessi al rinnovato Parco di Centocelle (il 'Central
Park di Roma Est') ma anche la rimozione di ceppaie, la
piantumazione di nuovi alberature e interventi sul verde di
alcune ville storiche.
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