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I Giubilei nella storia, dal 1300 alla porta santa a Bangui

I Giubilei nella storia, dal 1300 alla porta santa a Bangui

Libro Impagliazzo, 'quando il Papa accolse schiavi riscattati'

CITTÀ DEL VATICANO, 02 dicembre 2024, 10:12

di Manuela Tulli

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il Giubileo è, sin dal nome, un moltiplicatore delle gioie e delle speranze: il felice incontro tra la Chiesa e il bisogno degli uomini e delle donne di ogni generazione di sentirsi sostenuti nelle proprie attese, visioni e sogni. E dal bisogno di essere perdonati". Lo ricorda lo storico Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, nel suo libro "I Giubilei nella storia" (Morcelliana).
    Impagliazzo parte da questo Anno Santo del 2025, che "si colloca in un tempo di inquietudine e preoccupazione per le tante situazioni di conflitto aperte nel mondo", per ripercorrere che cosa è stato il Giubileo nella storia dell'umanità. Un periodo in cui la Chiesa invita a ritrovare le ragioni della "speranza", tema scelto da Papa Francesco per questo Anno Santo che comincerà il 24 dicembre.
    Nella storia si sono succeduti, dal 1300 in poi, venticinque Giubilei ordinari, ai quali si aggiungono quattro Anni Santi straordinari: quelli della Redenzione (nel 1933 e nel 1983), quello della Misericordia, voluto da Papa Francesco nel 2015-2016, ed un Anno santo che è passato un po' in sordina, quello del 1966, al termine del Concilio Vaticano II.
    Nel libro di Marco Impagliazzo sono descritte le celebrazioni dei Giubilei, tra fasti a volte eccessivi e scelte molto più francescane, tutto legato al momento storico e anche al Pontefice di ogni epoca. Tra le curiosità, nel Giubileo del 1725, un evento significativo fu l'accoglienza riservata a 370 schiavi riscattati dai padri Redentoristi, nell'ospizio della confraternita. Papa Benedetto XIII li visitò personalmente e la nobiltà di Roma si adoperò perché fossero inseriti nella vita della città.
    Più di un secolo prima, nel 1600, si era celebrato l'Anno Santo di Clemente VIII. Il giornale romano dell'epoca, "Avvisi di Roma", lo celebrò come uno degli anni santi più riusciti fino a quel momento per la massiccia partecipazione di fedeli e la particolare devozione dei pellegrini. Impagliazzo segnala tra le note salienti di quell'Anno Santo, il fatto che Papa Clemente VIII, per tutta la Quaresima, ospitò ogni giorno dodici poveri alla sua mensa.
    Arrivando ai tempi più recenti, è ricordato il Grande Giubileo del 2000, "senz'altro il più rilevante e atteso della storia", come rileva lo stesso Impagliazzo anche perché mai un anno santo aveva segnato il simbolico passaggio da un millennio all'altro.
    Infine l'Anno straordinario della misericordia voluto da Papa Francesco, con l'apertura della prima Porta Santa non a Roma ma a Bangui, in quella Repubblica Centrafricana segnata dai conflitti, perché "sempre la misericordia è un prodigio, sempre è l'inversione di una storia che sembrava incanalata in una direzione scontata". Quindi "sta a noi cominciare, tutti insieme, a chiedere amore e pace. Come quel giorno a Bangui", conclude Impagliazzo.
   

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