Sabato 25 giugno alle 21:15 all'Arena di Verona debutta Nabucco di Giuseppe Verdi, terzo titolo in scena al 99/o Opera Festival.
Il kolossal verdiano torna nella spettacolare produzione cinematografica e risorgimentale di Arnaud Bernard, che colloca la vicenda negli anni in cui fu composta l'opera.
Nel ruolo del titolo il grande baritono Amartuvshin Enkhbat,
acclamato in Arena fin dai suoi esordi, fa il suo atteso ritorno
sull'immenso palcoscenico sotto le stelle immediatamente dopo il
grande successo personale riscosso come nuovo Rigoletto al
Teatro alla Scala. Accanto a lui, il soprano uruguaiano Maria
José Siri interpreta per la prima volta a Verona il ruolo di
Abigaille, recentemente entrato nel suo repertorio. E' al suo
debutto areniano il basso Abramo Rosalen nei panni di Zaccaria,
in questa edizione leader più politico che mai per il popolo
oppresso, mentre il tenore Samuele Simoncini e il mezzosoprano
Francesca Di Sauro (giovanissima all'esordio in Arena)
interpretano rispettivamente Ismaele e Fenena. Sul podio sale il
Maestro Daniel Oren.
Negli anni in cui Verdi compose l'opera, in un'Italia ancora
alla ricerca della propria indipendenza e identità nazionale, la
vicenda biblica è diventata immediatamente emblematica, con un
ininterrotto successo dal 9 marzo 1842 ad oggi. Uno spettacolo
di ampio respiro storico e cinematografico che si rifà
visivamente al grande esempio di Senso, pellicola immortale di
Luchino Visconti. In questo è aiutato dall'imponente scenografia
di Alessandro Camera che, fra barricate e saloni, ruota intorno
ad un edificio che rievoca il Teatro alla Scala di Milano, città
al centro dei moti risorgimentali del 1848.
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