Dopo la pesante sconfitta in casa
con l'Empoli (1-4), il tecnico del Verona Paolo Zanetti non si
presenta nella sala stampa del Bentegodi. Al suo posto arriva il
diesse Sean Sogliano. "Abbiamo parlato col mister e si è deciso
che in conferenza parlo io - spiega -. Se Zanetti è a rischio?
Dobbiamo capire cosa fare, non sono solo i risultati che
preoccupano. Anche oggi siamo usciti troppo presto dalla
partita. Questa sera non prendiamo alcuna decisione, ci
prendiamo 24-48 ore e l'ho già comunicato a Zanetti".
"Io, come ho detto al presidente, devo ancora decidere - dice
ancora il ds del Verona -. Il nostro allenatore è in difficoltà
e non riesce a trovare delle soluzioni. Ma siamo tutti
responsabili, non solo l'allenatore. Paolo lo considero un gran
tecnico. In difesa giocano quattro su cinque dell'anno scorso,
quindi qualcosa che non va, c'è. Poi i giocatori che non si sa
da dove vengano l'anno scorso ci hanno salvato, e adesso Ngonge
che veniva dalla strada e Noslin che veniva dalla pizzeria sono
invece in ben altri lidi e sono contento per loro". "Oggi, in
uno scontro diretto, ci abbiamo messo del nostro. Siamo in un
momento dove dobbiamo ragionare bene. In settimana ho visto i
ragazzi che si sono allenati bene - sottolinea Sogliano -, poi
alla prima difficoltà si sono sciolti. Cerco sempre di essere
onesto nel capire perché facciamo delle prestazioni così".
Ma la possibile cessione della società, di cui a Verona si
parla da tempo, può influire sul cambio dell'allenatore? "Non
penso che possa farlo molto, si può andare a prendere un
allenatore che accetti le condizioni del Verona - risponde
Sogliano -. Poi ancora non ho deciso, l'ho già detto anche al
presidente, poi si può cambiare oppure no ma non cambiamo tra un
minuto, questo deve essere chiaro".
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