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In evidenza
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In collaborazione con Sanità per il Veneto
"Un ulteriore tassello del percorso
di rafforzamento della Sanità del Veneto, che cresce e si
potenzia; un reparto importante, di cui abbiamo imparato a
riconoscere la strategicità durante gli anni dell'emergenza
pandemica, quando i posti in terapia intensiva furono
fondamentali per salvare delle vite. Dal 2020 i posti letto
attivabili in caso di emergenza nelle strutture ospedaliere
della nostra Regione sono 171 in più rispetto ai 494 attivi a
febbraio 2020. Un risultato corrispondente all'81% dei 211
complessivi ulteriori posti previsti dalla DGR 792/2020. I nuovi
ambienti della Terapia intensiva di Mirano, dotati delle più
avanzate tecnologie, costituiranno un punto di riferimento per i
pazienti e i loro familiari, ma anche un presidio sicuro e
confortevole per i medici e gli operatori sanitari, a cui va il
ringraziamento della Regione del Veneto per il lavoro, l'impegno
e la professionalità". Lo ha sottolineato questa mattina
l'assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin,
intervenendo alla cerimonia d'inaugurazione della nuova Terapia
intensiva dell'ospedale di Mirano. Un appuntamento molto sentito
a cui hanno partecipato, tra gli altri, il direttore dell'Ulls3
Edgardo Contato, il presidente della Conferenza dei Sindaci
Andrea Martellato, il sindaco di Mirano Tiziano Baggio.
Il nuovo Reparto, che potrà accogliere annualmente circa 280
pazienti, si trova nell'edificio OM 19 - piano terra, ed è stato
costruito ex novo, con un investimento di quasi 3,5 milioni di
euro, sui locali che già in precedenza ospitavano il servizio di
Rianimazione. Si tratta di un'area di 562 mq dove sono stati
messi a disposizione 8 posti letto fissi più un posto mobile,
attivabile al bisogno, con 6 box per l'isolamento.
"L'intervento realizzato, per il quale ringrazio l'Ulss3
Serenissima, i tecnici e tutte le maestranze, testimonia come
l'attenzione della Regione sia sempre massima e come gli
investimenti continuino in tutta la rete dei nostri 68 ospedali.
Questo - ha aggiunto l'assessore - è un territorio importante,
che in maniera lungimirante e attenta ha pensato di investire in
un ospedale cosiddetto a due gambe, Dolo e Mirano, potenziando
entrambi, perché l'obiettivo è avere una rete all'avanguardia e
specializzata, che sappia rispondere alle acuzie, così come alle
nuove sfide che la società contemporanea ci pone di fronte.
Accanto al potenziamento della Rete sanitaria, ritengo
importante evidenziare la nascita di una rete territoriale di
prossimità, costituita da Ospedali e case di Comunità. Non è un
caso che gli ultimi monitoraggi pongono la sanità del Veneto ai
vertici delle classifiche a livello nazionale".
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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