Autovie: Terpin, nessun ritardo e nessun super aumento
Tempistica stabilita da primo piano finanziario del 2009
25 febbraio, 18:28I "ritardi" rispetto a quanto previsto in precedenza, secondo quanto riferito da Terpin, sono dovuti essenzialmente a quei lotti per i quali la precedente amministrazione non è stata in grado di assicurare i finanziamenti necessari per la loro cantierizzazione. "Lo sforzo dell' amministrazione attuale - aggiunge l'amministratore delegato, Maurizio Castagna - è proprio quello di recuperare sui tempi, consentendo di dare continuità ai lavori senza interruzioni, così come è già stato fatto per il primo lotto. Ci stiamo adoperando per assicurare le risorse necessarie anche per quelli successivi".
Dal punto di vista prettamente realizzativo, riferiscono i vertici di Autovie, una buona parte dei lavori già conclusi sono stati ultimati prima del previsto (trasformazione in autostrada della Villesse-Gorizia, ora A34, casello di Meolo, riorganizzazione del casello di Trieste Lisert). I lavori del primo lotto, riferisce la società, hanno superato il 70% e allo stato attuale l'avanzamento risulta in anticipo sul contratto.
Per quanto riguarda gli aumenti tariffari Autovie, "in accordo con il Commissario e sulla base di quanto richiesto dal Ministero delle Infrastrutture, sta rivedendo il suddetto Piano". Fra le ipotesi considerate la rimodulazione dei tempi degli investimenti, affinché sia possibile contenere gli incrementi tariffari originariamente previsti con un minor impatto sugli utenti. A tale proposito sarà istituito a breve presso il Ministero dei trasporti un apposito tavolo, al quale siederanno anche rappresentanti del Ministero dell'Economia, per fronteggiare la riduzione degli introiti derivanti dai mancati adeguamenti tariffari e per valutare le misure compensative per le Concessionarie, tra le quali anche una possibile proroga della scadenza della concessione. Per quanto riguarda, infine, la riorganizzazione complessiva del piano finanziario, Autovie riferisce che "non c'è nessuna rivisitazione 'al ribasso', ma una ricalibratura degli interventi, alla luce del mutato contesto economico, dell'esperienza maturata in questi anni, delle opportunità fornite dalle nuove tecnologie oltre che, ovviamente, a una rivisitazione della scala delle priorità".
(ANSA).