(ANSA) - MILANO, 9 APR - La banca più colpita dall'annunciato
aumento dal 12 al 26% nel Def dell'imposta sulla rivalutazione
della quota Bankitalia è Intesa, che dovrebbe accusare un'extra
tassazione di 294 milioni. Lo affermano i primi conti degli
analisti finanziari: segue Unicredit (196 milioni), mentre per
Mps costa solo 100 milioni. Poco toccati i benefici sui ratio
patrimoniali in vista degli stress test: il vantaggio per Intesa
scenderebbe da 86 a 77 punti base, per Unicredit da 35 a 32, per
Mps da 10 a 9.