(ANSA) - ROMA, 6 MAR - Comincia male il 2014 sul fronte dei
consumi. A gennaio l'indicatore dei consumi Confcommercio (ICC)
registra un calo dell'1,6% su base annua e dello 0,3% rispetto a
dicembre, "evidenziando con chiarezza tutte le difficoltà
dell'economia italiana, dopo due anni di recessione". E la Cgil
lancia l'allarme: se non ci saranno interventi a favore
di lavoratori dipendenti e pensionati i consumi diminuiranno
anche quest'anno.
Il consueto indice di Confcommercio evidenzia anche a gennaio
un nuovo calo un po' per tutti i tipi di consumi: aumenta solo
la spesa reale in beni e servizi per le comunicazioni (+4,6% in
un anno); e le riduzioni più ampie per alberghi, pasti e
consumazioni fuori casa (-2,3%), beni e servizi per la casa
(-2,2%) e abbigliamento e calzature (-2,1%). "Il
ridimensionamento registrato a gennaio, dopo un trimestre di
stabilizzazione dei consumi - rileva Confcommercio -, si
aggiunge ad altri indicatori dell'economia reale che
sottolineano la complessità del quadro congiunturale della
nostra economia che, dopo un quarto trimestre in cui si erano
registrati timidi segnali di miglioramento, sembra essersi
instradata più in una fase di stagnazione che di ripresa".
Una situazione che rischia anche di peggiorare. "Il calo dei
consumi, senza interventi di carattere fiscale a favore di
lavoratori e pensionati è destinato non solo a continuare, ma
addirittura a peggiorare", afferma la Cgil, che stima una
riduzione dei consumi delle famiglie operaie di 212 euro nel
2014 e di 404 euro nel biennio 2015-2016; per gli impiegati il
calo stimato nello stesso periodo è di 837 euro. Tra il 2007 e
il 2013, secondo i calcoli dall'Associazione Bruno Trentin, la
riduzione cumulata del potere di acquisto ha raggiunto l'11% e
per il biennio 2014-15 si prevede un'ulteriore flessione
dell'1%. (ANSA).