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>ANSA-FOCUS/ Intesa: Messina;no bad bank,verso addio partecipate

Non siamo banca-sistema, filiali scendono a 3.700 entro 2014

11 marzo, 20:51
    (ANSA) - MILANO, 11 MAR - Intesa Sanpaolo dice no alla
bad-bank e ribadisce l'intenzione di proseguire nell'opera di
azzeramento del portafoglio partecipazioni già svuotato di
Generali e Pirelli. In attesa di venerdì 28, giorno in cui la
banca presenterà alla comunità finanziaria il nuovo piano
d'impresa, il Ceo Carlo Messina, ospite al XX congresso
nazionale della Fabi, torna a far luce sulla strategia di medio
periodo del suo gruppo precisando in primis di non accettare
''la definizione di banca di sistema'', semmai, ha detto,
''siamo una banca dell'economia reale''.
   Quanto al tema della bad-bank, ovvero di creare ''una scatola
in cui mettere le sofferenze che vanno a morire'', il banchiere
si è detto contrario, aprendo invece ad un'altra soluzione che
appare peraltro più in in linea con quella varata in queste ore
da UniCredit: ''sarebbe meglio creare una 'business unit'
dedicata al recupero del credito'', ha detto.
   Sul portafoglio partecipazioni, invece, il top-manager ha
ribadito che  l'obiettivo della banca è ''azzerare le
partecipazioni che hanno connotazioni istituzionali''.
l'intenzione della Ca' de Sass infatti è quella di dismettere
nell'arco del prossimo piano le partecipazioni non bancarie (da
Alitalia a Telecom passando per Rcs a Risanamento e Ntv),
condizioni di mercato permettendo.
   In vista dell'approvazione dei conti di fine mese, Messina,
ha poi ammesso che con uno spread inferiore ai 200 punti, sarà
molto ridotto il peso della componente finanziaria sui risultati
della banca e quindi dovrà aumentare la leva commerciale.
Nonostante ciò il capoazienda si è detto ''orgoglioso di aver
investito 60 miliardi nei titoli di Stato del mio Paese''.
   Sempre a proposito del piano, il Ceo ha ricordato che ad oggi
le filiali ''sono fra 4.000 e 3.700, ma entro fine anno
arriveranno a 3.700. Ad oggi c'è un eccesso di capacità
produttiva in Intesa, non si può negarlo'' ma ''se i ricavi
cresceranno questo eccesso di capacità produttiva può essere
riassorbito''.
   Infine il consigliere delegato è stato interpellato sulla
rivalutazione delle quote in Bankitalia e sul dossier per la
privatizzazione di Poste italiane. Sul primo argomento ha
spiegato che i vertici di Intesa Sanpaolo decideranno se
contabilizzare o meno in conto economico le relative plusvalenze
in occasione del consiglio di gestione del 27 marzo. Su Poste
invece ha anticipato che Intesa Sanpaolo avrà ''un ruolo
importante, ma non è stato ancora definito''.(ANSA).
          
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