(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Sul dl in materia di lavoro, per
quanto concerne il contratto a termine viene allungato il
periodo di durata del contratto libero da causale. ''Si tratta
del terzo step di rilancio del contratto che è stato introdotto
dalla legge Fornero per un periodo massimo di 12 mesi. Già il
pacchetto lavoro approvato questa estate aveva previsto la
possibilità di prorogare una volta sola il termine qualora il
periodo iniziale fosse stato inferiore, anche se comunque entro
il limite massimo previsto. Le modifiche annunciate vanno nella
direzione della ulteriore modifica della durata che quindi
diventa di 36 mesi. Si tratta di una misura condivisibile che va
nella direzione della flessibilità richiesta dalle Pmi. Non a
caso fa parte del pacchetto di proposte che i consulenti del
lavoro hanno presentato e illustrato sin dal 2012 al Ministero
del lavoro'' commenta ancora Calderone.
Per quanto concerne il contratto di apprendistato, ''l'idea
sembra quella di semplificare gli aspetti burocratici e formali
del contratto. Ma ci sarà da fare i conti con la competenza
concorrente delle Regioni che potrebbero creare difficoltà
insormontabili, considerato che la gestione dell'apprendistato è
interamente riservata agli apparati regionali''.
Con la previsione del Durc on line ''si semplifica il lavoro
dell'Inps ma non delle aziende, in quanto il problema non è la
stampa ma le complicazioni e gli intralci esistenti nella
procedura di rilascio. Se non si eliminano le storture
burocratiche e di malfunzionamento del sistema Inps resterà una
norma inattuabile e senza riscontri di concretezza''.
La riduzione del premio Inail era già stato previsto dalla
Legge di stabilità 2014 e si ribadisce il parere favorevole.
Per quanto riguarda le misure annunciate è difficile dare un
giudizio tecnico considerato che ne sono stati delineati i
contorni, ma senza entrare nel dettaglio.
Sulla Garanzia Giovani, bene ma vedremo come si sviluppa
l'operatività
In linea di principio, conclude Calderone, ''non si può che
essere d'accordo con gli annunciati tagli ai costi pubblici
inutili, con la riforma del titolo V e il ritorno alla
competenza legislativa statale, con lo sblocco dei pagamenti
della P.A. e dei Fondi Europei''.
(ANSA).