(ANSA) - MILANO, 1 APR - Le banche lavorano a un 'piano B'
per Sorgenia, la società energetica del gruppo Cir alle prese
con un indebitamento di 1,9 miliardi di euro, di cui 600 milioni
considerati di troppo per la sopravvivenza della società.
I 21 istituti creditori di Sorgenia, assistiti da Rothschild
e dallo studio Molinari, stanno mettendo a punto una proposta,
ha confermato Cir su richiesta della Consob, ''implementabile
anche nel caso in cui gli azionisti non intendessero partecipare
alla manovra di ristrutturazione finanziaria''. Cioè un piano
che prevede la conversione in capitale e strumenti ibridi di
tutti i 600 milioni di debito in eccesso con una manovra che
azzererebbe la partecipazione dei soci Cir e Verbund (già
disimpegnatasi dall'investimento italiano) e assegnerebbe
Sorgenia alle banche.
L' ''operazione alternativa'' arriva dopo che la proposta di
Cir, che prevedeva un contributo di 100 milioni e il
mantenimento del controllo, ''non è stata considerata a oggi
sufficiente'' dagli istituti, non disponibili a lasciare la
holding in plancia di comando a fronte di un impegno finanziario
ritenuto inadeguato. Il piano, che verrà formalizzato se Cir non
aumenterà il suo impegno nella partita, sarebbe stato già
approvato dai comitati di alcune delle banche coinvolte.
''Le adesioni stanno arrivando'' riferiscono fonti vicine ai
creditori anche se al momento non vi sono certezze sul fatto che
la proposta - come qualcuno ipotizza - venga presentata già
questa settimana. Il gran numero di istituti coinvolti, la
complessità della ristrutturazione e l'entità del sacrificio che
le banche dovranno sopportare per evitare che la situazione di
Sorgenia degeneri (senza un accordo potrebbe scattare la
Prodi-bis) rendono l'operazione tutt'altro che indolore.
All'interno del pool, secondo fonti finanziarie, esisterebbero
anche visioni differenti sul da farsi, in relazione al tipo e
all'ammontare dell'esposizione.
''Le trattative tra Sorgenia e le banche finanziatrici
proseguono'' ha affermato Cir ricordando i due fronti aperti,
quello della moratoria del debito e quello di un ripristino
delle linee di credito revocate dalle banche. ''Al recupero
della normale operatività bancaria'' è legato ''il mantenimento
della continuità aziendale'', su cui avrà ''un impatto
significativo'' anche l'esito della ristrutturazione del debito.
Intanto, grazie al miglioramento della gestione del capitale
circolante, Sorgenia è riuscita a superare indenne la scadenza
di fine marzo, indicata come possibile 'deadline' per
l'esaurimento della cassa. ''Per il corrente mese di aprile la
società è impegnata, anche attraverso il perfezionamento di
alcune operazioni straordinarie, a ridurre i rischi di
situazioni di tensione finanziaria'' ha affermato Cir: Sorgenia
sta perfezionando la cessione alla società Usa ContourGlobal di
5 impianti fotovoltaici e starebbe concludendo la cessione di
alcune autorizzazioni per l'eolico in Francia. Per Sorgenia
Green, il più importante tra gli asset da dismettere, il
processo di vendita è nella fase iniziale.(ANSA).
