(ANSA) - MILANO, 3 APR - Dal gennaio 2001 l'indice di Borsa
del settore vitivinicolo è cresciuto del 225,7%, ben al di sopra
dei listini mondiali che hanno segnato un più modesto progresso
del 61,8%. Lo rivela l'indagine sui bilanci delle 111 principali
aziende italiane effettuata dall'Ufficio studi di Mediobanca e
che abbraccia anche il panorama internazionale attraverso
l'analisi aggregata di 14 tra i maggiori produttori mondiali
(con vendite superiori a 150 milioni) e quella della dinamica di
Borsa delle 46 aziende quotate nel mondo (di cui nessuna ha
passaporto italiano).
La migliore performance (ed è una conferma) dei titoli
vinicoli è segnata dal Nord America (+349,9%) e dalla Francia
(+103,4%) mentre in altri Paesi le società vinicole hanno reso
meno della Borsa nazionale. E' il caso di Australia (-33,6%),
Cile (-38,2%) e Cina (-68,2%).
Il rapporto con i mercati finanziari è, invece,
tradizionalmente trascurabile in Italia. Solo 4 società sono
interessate alla Borsa ma in modo indiretto attraverso la
quotazione della società controllante che in un solo caso assume
lo status di socio industriale (Davide Campari) e nei restanti
quello di investitore finanziario. In questo caso si tratta dei
gruppi assicurativi Allianz (Agricola San Felice), Generali (Le
Tenute Genagricola) e UnipolSai (Saiagricola). Le banche,
invece, sono assenti dopo il disimpegno di Monte dei Paschi (che
era in Fontanafredda, ora passata nelle mani del patron di
Eataly, Oscar Farinetti).(ANSA).