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Nel segno di Picasso, cento incisioni

Dal periodo blu al dopoguerra. Mostra a Lecco dei capolavori grafici del genio catalano

05 marzo, 14:50
Mostra: nel segno di Picasso. 100 incisioni dal periodo blu al dopoguerra Mostra: nel segno di Picasso. 100 incisioni dal periodo blu al dopoguerra
Nel segno di Picasso, cento incisioni

''100 incisioni di Pablo Picasso dal periodo blu al dopoguerra'' è il titolo della mostra che si aprirà dal 23 marzo a Lecco, al Palazzo delle Paure. 

L'esposizione, che celebra i 30 anni della Galleria Bellinzona, presenta i capolavori grafici del genio catalano. La rassegna propone una serie di capolavori grafici in grado di rivelare la sua evoluzione stilistica di Picasso

Il percorso espositivo si apre con i Saltimbanchi, realizzati tra il 1904 e il 1906, a cavallo tra i periodi blu e rosa che racchiudono in maniera esemplare l’immaginario figurativo del giovane Picasso. È questa una delle serie più importanti e formalmente più eccelse della storia della grafica, tra cui spicca l’acquaforte su zinco Le repas frugal, uno dei massimi vertici di Picasso che raffigura un uomo e una donna seduti a tavola, avvolti in un’atmosfera grigia e irrequieta e che rispecchia il momento di vita disagiata che Picasso stava attraversando. Quindi, si passa a Sogno e menzogna di Franco (Sueño y Mentira de Franco), incisioni contemporanee a Guernica, che riflettono il periodo tragico della guerra civile spagnola, in cui l’esercito repubblicano si contrapponeva alle milizie fasciste di Francisco Franco, che Picasso ritrasse come un mostro ripugnante impegnato nelle azioni più disdicevoli.

La mostra si concluderà idealmente con la Celestina, la serie di sessantasei lastre, incise all’acquaforte e all’acquatinta apparsa nel 1971, anno in cui Picasso compì novant’anni. In questo caso, Picasso illustra il testo della Tragicomedia de Calisto y Melibea, meglio nota come La Celestina, capolavoro della letteratura spagnola, scritto da Fernando de Rojas nel 1499, concentrandosi sulla figura della mezzana Celestina, sulle sue macchinazioni diaboliche e sui consessi amorosi, con una particolare attenzione, al limite dell’ossessione, per i nudi femminili.

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