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Costa: Greenpeace chiede a Passera subito DL rotte

Fare subito il decreto sulle rotte a rischio. Questa la richiesta di Greenpeace al ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera, in un blitz stamane davanti al ministero.

A distanza di due settimane dal naufragio della Costa Concordia davanti all'isola del Giglio, il senso della manifestazione degli attivisti - vestiti con tute bianche sporche di petrolio.

Sui cartelli le scritte 'Un altro disastro quanto ci costa' e 'Rotte a rischio: decreto subito'.

Dopo le misure di 'sicurezza promesse, ora si parla di 'accordi volontari' con le compagnie - osserva Greenpeace - rinviando interventi da tempo necessari per regolamentare il traffico in aree a rischio, come quella del Santuario dei Cetacei'.

L'associazione ha anche consegnato una lettera al ministro Passera chiedendo di emanare d'urgenza il decreto interministeriale, di concerto con il ministro dell'Ambiente Corrado Clini (così come previsto dalla legge 51 del 2001).

'Dopo la presa di posizione favorevole di Clini - spiega Greenpeace - adesso tocca a Passera assumersi le proprie responsabilità'.

Questo 'silenzio', chiude Giorgia Monti, responsabile della campagna mare di Greenpeace Italia, 'spinge a pensare che il governo ci stia ripensando. Dopo i morti, rischiamo un disastro ambientale. Una regolamentazione precisa non è rinviabile'.

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