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Calci a feretro e scontri, saltano i funerali

15 ottobre- Tafferugli davanti alla chiesa di San Pio X

07 novembre, 10:53
Tafferugli durante l'entrata del feretro di Priebke Tafferugli durante l'entrata del feretro di Priebke
Calci a feretro e scontri, saltano i funerali

ROMA, 15 OTTOBRE - Alla fine Erich Priebke si erano offerti di prenderselo i preti lefebvriani, irriducibili cattolici ultraconservatori, scomunicati e poi perdonati dai Papi. Ma il funerale dell'ex capitano delle Ss e' poi stato sospeso e in serata e' saltato, mentre fuori della chiesa di Albano Laziale scoppiavano gli scontri tra antifascisti e militanti di estrema destra. "Non ho autorizzato il rito perche' mancavano i familiari e gli amici piu' stretti", ha detto l'avvocato di Priebke, Paolo Giachini, che ha poi rimesso il mandato di legale e tutore. Ma lo stop era arrivato gia' dal Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per il rischio di un raduno di estremisti di destra, che avrebbe snaturato le uniche esequie concesse: quelle private con amici e parenti. Tutto e' avvenuto nella cittadina dei Castelli Romani, dentro e fuori la chiesa della Fratellanza San Pio X, la congregazione fondata dal vescovo francese scismatico Marcel Lefebvre. Sembra rimandata anche la cremazione della salma al cimitero di Prima Porta a Roma circolata in giornata, con il forno lasciato acceso oltre l'orario, quasi un contrappasso per l'ex nazista.

La bara, salvo sorprese, dovrebbe rimanere ad Albano anche stanotte. Ma nel cimitero romano e' comunque tutto pronto per la cremazione. La presidente della Camera Laura Boldrini (proprio nel giorno in cui la commissione Giustizia del Senato ha approvato il ddl che istituisce il reato di negazionismo), parlando di Priebke, ha ribadito: "Non credo possa trovare spazio in questa citta', sarebbe una offesa doppia". L'ultimo atto della vicenda del criminale di guerra nazista condannato per l'eccidio delle Fosse Ardeatine ha scatenato una dura protesta di abitanti del paese e militanti antifascisti. Il carro funebre di Priebke e' stato preso a calci al suo arrivo alla chiesa lefebvriana, mentre poco distante gruppetti di estrema destra gridavano 'Boia chi molla' e inneggiavano all'ex ufficiale nazista morto venerdi' a 100 anni. Le forze dell'ordine hanno impedito per ore che le due fazioni venissero a contatto, ma in serata la tensione e' esplosa. Dalla chiesa e' arrivata la notizia che il prete officiante si era tolto i paramenti e se n'era andato: nel tempio erano rimasti solo il legale di Priebke e la polizia. Le esequie di Priebke hanno anche provocato un braccio di ferro virtuale tra il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e il sindaco di Albano Nicola Marini.

Quando quest'ultimo ha saputo - "dai giornalisti, nessuna istituzione mi ha avvisato" - che la prefettura aveva scelto la cittadina di 42 mila abitanti per il funerale piu' scomodo e controverso, ha emesso un'ordinanza che proibiva il passaggio della salma. A stretto giro la prefettura ha pero' revocato il provvedimento e ribadito la decisione di far svolgere la funzione dove previsto. Nell'unica struttura religiosa che si era resa disponibile alla richiesta dei familiari, ha precisato la prefettura. "E' stata ferita la sensibilita' della citta'", ha detto Marini, invitando alla calma, ma negando la tumulazione di Priebke ad Albano. Alcuni deputati di Sel hanno chiesto le dimissioni di Pecoraro. L'accoglienza dei lefebvriani per il funerale dell'uomo condannato per l'eccidio delle Ardeatine - 335 italiani uccisi per rappresaglia dai nazisti nel 1944 - ha riaperto vecchie polemiche sulla Fratellanza. Contrari alle aperture alla modernita' del Concilio Vaticano II e al dialogo interreligioso, fedeli alla messa in latino, gli scismatici vennero scomunicati da Giovanni Paolo II nel 1988 e 'perdonati' da Benedetto XVI nel 2009.

Quello stesso anno, pero', uno dei quattro vescovi ordinati da Lefebvre, il britannico Richard Williamson, espresse in interviste a tv e giornali opinioni negazioniste dell'Olocausto, scatenando un putiferio. Williamson venne poi espulso per altre ragioni dalla Fratellanza San Pio X. "Sono una setta ostile che si rifa' alla teologia preconciliare che vuole relegare gli ebrei nell'accusa di deicidio", ha detto il presidente della Comunita' ebraica romana Riccardo Pacifici. Non e' quindi strano che i lefebvriani si siano offerti di celebrare il funerale. Nella chiesa dell'istituto di Albano Laziale la bara del boia delle Ardeatine e' arrivata poco dopo le cinque, attesa gia' da ore da decine di manifestanti infuriati. Calci e pugni al carro funebre, una donna che accusa un malore, la folla che urla 'Assassini' e 'Siamo tutti antifascisti'. Un sacerdote viene insultato e spintonato all'ingresso della Casa della Fratellanza. In piazza anche militanti di Militia, gruppo di estrema destra con il leader Maurizio Boccacci, intenzionato a partecipare al rito funebre, saluti romani e slogan duri. Poi alcuni cercano di partecipare al funerale, si temono infiltrati, la polizia, su disposizione del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, li fa uscire perche' non si tratta di parenti. A quel punto il prete se ne va. E la storia finisce quasi in farsa. A tarda sera, dopo gli scontri - che sono scoppiati quando un gruppo di qualche decina di militanti di estrema destra si era affacciato da una traversa nei pressi della Chiesa con caschi, cinghie e catene - la polizia ha fermato due persone: le loro posizioni sono ora al vaglio degli inquirenti.

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